di STEFANO MASUCCI
“Mamma, scendo. Vado al campetto”. “Quale, figliolo?”. Bella domanda, perché a Salerno le strutture sportive pubbliche di certo non mancano, il problema sta nelle condizioni in cui versano. Soprattutto nella zona orientale della città di San Matteo, infatti, è particolarmente difficile trovare un campetto aperto liberamente alla cittadinanza che possa essere utilizzato, se non con il compromesso di mettere a rischio la propria incolumità. Tutti gli altri sono semplicemente impraticabili, abbandonati a se stessi da anni, vittime di atti vandalici e di ladruncoli a caccia di qualsiasi ‘cimelio’ da poter riutilizzare o rivendere.
VIAGGIO NELL’INCURIA
Non è un viaggio di piacere, tutt’altro. Si parte dal campetto di via Luigi Angrisani a Mariconda, messo in piedi diversi anni fa, addirittura con spogliatoi e tribunetta, di fatto mai nemmeno inaugurato (e di conseguenza utilizzato), e ancora serrato con catene e lucchetti. Peccato che l’abbandono totale abbia fatto sì che l’area per le docce sia diventata subito oggetto di devastazione (sono sparite le caldaie, come i servizi igienici e altro materiale), mentre l’area più nascosta è diventata rifugio sicuro per tossicodipendenti, come si nota dalla quantità di siringhe abbandonate alla luce del sole.
LA POLISPORTIVA FANTASMA
Basta spostarsi di pochi metri, in via Martin Luther King, per la seconda tappa. Non solo un campo di calciotto, ma persino uno spazio per il basket e i tristi resti di quello che dovrebbe essere un campo di pallavolo. L’erba alta e incolta domina il terreno di gioco, dotato ancora di lampioni, innaffiatoi, porte con reti praticamente intatte, mentre un canestro è stato letteralmente divelto dal playground e gettato nel campo di volley, dove non è rimasto altro che i pali. Sembra una città fantasma, dove tutto rimane così, ormai da anni, senza che nessuno si ponga il problema. Quella che potrebbe essere di fatto una struttura polisportiva, (in città strutture anche a pagamento per gli sport minori si contano sulle dita di una mano), è stata per anni affidata al comitato di quartiere il Quadrifoglio, che gestiva prenotazioni e organizzazione delle attività sportive.
L’APPELLO DEL PARROCO
A via Francesco Carnelutti, nei pressi della Chiesa Gesù Redentore (Quartiere Europa), c’è persino un campo da calcio regolamentare, che per anni pareva essere destinato addirittura agli allenamenti della Salernitana, senza tuttavia nessuno sviluppo per anni. Con il trascorrere del tempo solo qualche comitiva di ragazzi ha provato l’ebbrezza del calcio undici contro undici (dopo aver scavalcato), prima che le sterpaglie divorassero tutto, portando peraltro all’esasperazione i residenti della zona. Insetti, animali, più volte incendi come segno di protesta hanno portato la situazione al degrado più totale, tanto che pare che Don Ciro, il parroco, abbia provato più volte a sollecitare l’azione del Comune, in particolare dopo l’incendio del 16 giugno scorso (che ha provocato l’intervento di Vigili del Fuoco e Polizia Municipale).
TUTTI GLI ALTRI
Le strutture già citate rappresentano solo una piccola parte del problema. Basti pensare al campetto di via Picarielli, dato inizialmente in gestione a un oratorio ma di fatto mai utilizzato, nei pressi del quale è sorta una vera e propria discarica abusiva, mentre le strutture degli istituti scolastici Santa Caterina e Giovanni XXIII stanno letteralmente cadendo a pezzi. Al rione De Gasperi, invece, si gioca sull’asfalto, tra crepe nel cemento e porte arrugginite, con cumuli di spazzatura a fare da spettatori alle giocate di qualche ragazzino che sogna di emulare i propri idoli. “Mamma scendo, vado al campetto”. “Quale figliolo?”. Bella domanda.