di SABATO ROMEO

Tre fratelli, sei mani alla conquista di un sogno. Tutti accomunati dallo stesso ruolo ma anche da quella Campania che ha portato bene ad Alfred e che ora apre le porte a Lys e Maurice. La storia dei Gomis è fatta di capacità e speranze, accomunati da quell’ambizione divisa in tre made in Senegal e diventato già in parte realtà. Perchè se per Alfred Salerno è stato il trampolino di lancio ideale per conquistare la Spal, ora tocca a Lys e al giovanissmo Maurice impressionare Paganese e Nocerina per poi tentare il grande salto.

Debutto da applausi

“Quant’è forte Gomis“. Lo avranno ripetuto in tanti domenica sera a Salerno, osservando l’ex numero uno granata tenere inviolata la porta della Spal all’Olimpico e regalando un dispiacere al suo ex patron Lotito. Proprio lui, che con il ds granata Fabiani voleva ripartire proprio dal pipelet di proprietà del Torino prima delle sirene della serie A e l’irrinunciabile chiamata della Spal. Troppo ghiotta l’occasione di giocarsi le proprie chance in massima categoria nonostante le promesse arrivate all’ombra dell’Arechi, con la speranza di riconquistare presto il granata del suo amato Toro.

Dal più grande al più piccolo

E per gli altri? La Campania resta l’isola felice dove poter dimostrare tutte le proprie potenzialità tra i pali. Quelle che Lys, il più grande dei tre, spera di poter mettere in mostra con la maglia della Paganese. Lo scorso anno l’ex Salernitana Liverani gli rubò il posto, quest’anno invece è l’anno verità: rientrare nel giro che conta o restare ai margini? Quelli dai quali vorrebbe presto uscire Maurice Gomis. Appena ventenne, dopo il corteggiamento del Messina il più piccolo della giovane dinastia di portieri ha scelto la Nocerina. Tutti uniti dalla stella e dalla passione di papà Charles, portiere di mestiere prima di un grave infortunio che gli stroncasse la carriera. Legami non solo di sangue ma anche di professione: la dinastia Gomis vuole continuare a sorridere.

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