di SABATO ROMEO

Spalle al muro. Continua a far paura l’emergenza incendi scoppiata nella provincia salernitana nelle ultime settimane. Un problema da risolvere al più presto nonostante le tante promesse. Dalle parole ai fatti, è questa la speranza dei tanti amministratori salernitani dopo il summit tenutosi questa mattina nella Sala della Giunta del Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni. Ospiti del sindaco metelliano Servalli, all’incontro erano presenti i Sindaci di Amalfi, Daniele Milano, Scala, Luigi Mansi, Positano, Michele De Lucia, Maiori, Antonio Capone, Minori, Andrea Reale, Roccapiemonte, Carmine Pagano e di Praiano, Giovanni De Martino, in qualità di Presidente della Conferenza dei Sindaci della Costa di Amalfi ed in rappresentanza anche dei Sindaci di Agerola, Luca Mascolo, Ravello, Salvatore Di Martino, Conca dei Marini, Gaetano Frate, Furore, Raffaele Ferraioli, Tramonti, Antonio Giordano, Cetara, Fortunato Della Monica oltre all’Ente Parco e alla Comunità Montana Monti Lattari.

Le problematiche

Un incontro fortemente voluto da giorni per provare a mettere nero su bianco una linea guida comune per risolvere e provare a stoppare un problema che ora fa paura. Tante le criticità emerse e con la quale fare i conti: dall’inadeguatezza dei mezzi a disposizione per contrastare le fiamme, alla possibilità di poter attuare delle misure precise per il post-incendio.

Le richieste

Fronte comune dunque, provando ad alzare la voce nei confronti di Provincia e Regione, considerati assenti ingiustificati in questi difficili settimane. Da qui, la decisione dei sindaci di richiedere al Prefetto di Salerno Salvatore Malfi, una convocazione urgente per ridefinire le misure sia economiche che preventive dell’alto rischio idrologico inoltrando al Governo lo stato di calamità. Il tutto mentre resta ancora da decifrare la natura dei tanti incendi dei giorni scorsi. In auge resta la possibilità della natura dolosa e di un disegno criminoso, contro il quale il consiglio degli amministratori ha richiesto un deciso intervento delle Forze dell’Ordine e della Magistratura per individuare i responsabili e per una azione di controllo e prevenzione dei territori.

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