salerno san matteo

di ALESSANDRO MOSCA

La fine dell’estate, quella delle chiacchiere nei bar, a Salerno vedrà anche nel 2017 lo stesso tormentone. Da Mariconda al centro storico, la domanda è sempre la stessa. Il countdown verso il 21 settembre è scattato. Con il solito, stucchevole interrogativo. «Ci saranno i fuochi quest’anno?», il dubbio dei salernitani. Aspettarsi un San Matteo senza polemiche, ormai, è davvero difficile. La solenne cerimonia dell’Alzata del Panno, però, evidenzia come qualcosa può cambiare.

Il Gonfalone c’è

Ieri sera, nel quadriportico della Cattedrale, alcune presenze non sono passate inosservate. Sul drappo raffigurante il Patrono e la scritta «Salerno è mia e io la difendo» c’erano gli occhi di Eva Avossa, Rocco Galdi e Donato Pessolano, oltre a quelli dei consiglieri d’opposizione Roberto Celano e Dante Santoro. Un segno di disgelo dopo la diserzione di massa dell’edizione 2016 da parte dei rappresentanti della maggioranza. Ma, soprattutto, accanto al Panno c’era pure il Gonfalone del Comune di Salerno, il simbolo di rappresentanza dell’ente, rimasto in soffitta lo scorso anno. Un “tradimento” che in pochi hanno dimenticato. Adesso, però, la storia sembra esser cambiata. Il prossimo 21 settembre la pace potrà essere definitiva.

La sorpresa

La cerimonia officiata da don Michele Pecoraro, parroco della cattedrale, è stata all’insegna dei colpi di scena. Al termine della funzione religiosa, infatti, il cielo del centro storico è stato illuminato da dieci minuti di fuochi d’artificio, intensi e conclusi da un forte applauso dei fedeli. Un segnale, un messaggio a un mese dalla celebrazione più attesa.

Ora tocca al Comune

La certezza che il prossimo 21 settembre ci sia lo spettacolo pirotecnico non c’è. Bisognerà aspettare ancora. Ma le ultime settimane hanno posto le basi per far sì che i salernitani possano tornare con il naso all’insù. Gli appelli sono continui: i politici, di ogni colore, si sono esposti chiedendo a gran voce il ritorno della “tradizione”. Allo stesso modo hanno fatto i componenti delle paranze e i tanti fortemente legati alle celebrazioni per il patrono. L’Autorità Portuale, per voce del presidente Francesco Messineo, si è detta disponibile ad ospitare nei propri spazi la “base” per consentire l’esplosione dei fuochi d’artificio. Adesso toccherà aspettare. Allungando l’attesa. La fine dell’estate, quella delle chiacchiere nei bar, vedrà anche nel 2017 lo stesso tormentone…

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