Il “campionato degli italiani” è al via. E ai nastri di partenza della serie B c’è chi si presenta avendo già compiuto un passo in avanti, ingaggiando sul mercato alcuni dei migliori calciatori disponibili. Non sarà facile, dunque, per la Salernitana migliorare il piazzamento dello scorso anno. Perché esiste il rischio sensibile che, a differenza delle ultime stagioni, la classifica del campionato cadetto si spacchi in due, creando dei tornei a obiettivi diversi. Ipotesi sulla carta, facilmente ribaltabili, dato che le storie e gli esempi di Crotone, Spal e Benevento restano sotto gli occhi di tutti. E le sirene della “fiera dei sogni” possono venire tranquillamente silenziate. La composizione delle rose a poche ore dal fischio d’inizio della prima giornata, però, permette di fare una griglia su quelle che possono essere le favorite, le sorprese e le squadre costrette a dover lottare per non retrocedere.
Ascoli
Non c’è più Orsolini, di fatto non si può contare neanche su Cacia. Ma il duo “made in Salerno” Maresca–Fiorin vuole stupire, cercando di tenersi fuori dalla zona play-out. Come? Favilli può esplodere, l’ebolitano De Feo può essere la grande sorpresa. Il mercato, però, dice che i bianconeri dovranno lottare per la salvezza.
Avellino
La forza delle idee di Novellino e tanta continuità per provare a migliorare il piazzamento dello scorso anno. I lupi partono a fari spenti ma ci proveranno, contando sulla grinta del loro allenatore. Da tenere d’occhio Morosini, di ritorno in cadetteria dopo l’esperienza al Genoa e i numeri fatti vedere col Brescia.
Bari
Il solito sontuoso mercato. E l’eroe di Berlino 2006 in panchina. Sono queste le certezze dei galletti, decisi a lottare ancora una volta per il vertice. Grosso scommette su una formazione tutta fantasia: Brienza guida l’assalto, ma occhio a Iocolano. All’Arechi, nell’ultima uscita con la maglia dell’Alessandria, ha impressionato.
Brescia
Il ciclone Cellino è pronto a ridefinire la squadra negli ultimi giorni di mercato. In panchina c’è Boscaglia, uno che dopo tanta gavetta ha dimostrato di essere un tecnico di grandissimo valore per la cadetteria. In avanti tocca ancora a Caracciolo trascinare i suoi, in mediana Cattaneo – dopo aver fatto faville col Pordenone – è pronto a prendersi la leadership.
Carpi
Il rilancio degli emiliani cancella il passato. Via Castori e gran parte degli “eroi” che qualche anno fa conquistarono la A facendo “arrabbiare” Lotito, si riparte da Antonio Calabro. L’allenatore più promettente dell’ultima Lega Pro, capace di portare la Virtus Francavilla dall’Eccellenza ai playoff per la B, si ispira a Sarri e cercherà in ogni modo di imitare il tecnico del Napoli. Anche nei risultati.
Cesena
Tanti giovani, la grinta di Camplone in panchina e qualche colpo importante. I romagnoli non faranno da comparsa, pur privi del faro Ciano. Chi può far bene? Intrigano i due esterni d’attacco Vita e Jallow, attesi alla definitiva esplosione dopo essersi messi in mostra rispettivamente con Vicenza e Trapani.
Cittadella
La favola del “Citta” continua. Affidandosi, ancora una volta, agli stessi uomini. Venturato punta tutto su un gruppo di uomini che gioca insieme ormai da anni. Chi può far bene? Arrighini ha acquisito l’esperienza e la maturità necessaria per diventare un top player in cadetteria.
Cremonese
La serie B ha scatenato patron Arvedi. I lombardi stanno mettendo a segno colpi a ripetizione, ingaggiando il meglio sul mercato per puntare alla massima serie. Croce a centrocampo e Paulinho in attacco hanno qualità e curriculum per far imporre l’intera squadra.
Empoli
Retrocessione sinonimo di rivoluzione. La grande occasione di Vivarini, il tecnico del fu Teramo delle meraviglie, è con i toscani che valgono il podio finale. Che stanno collezionando big della categoria: Caputo è un super lusso, la sorpresa può essere il centrocampista Bennacer arrivato dall’Arsenal.
Foggia
Il fortino Zaccheria, un gruppo compattissimo e le mosse di un allenatore in rampa di lancio. Il ritorno in B dei satanelli dopo quasi vent’anni si basa tutto sui calciatori che hanno conquistato la promozione. Qualcosa arriverà nelle ultime battute di mercato, aumentando la qualità. Un nome? Deli, granata mancato per un pelo, è pronto a sorprendere.
Frosinone
Un roster che può tranquillamente lottare per la salvezza in massima serie, un allenatore giovane e promettente deciso a diventare uno dei “volti nuovi” del calcio italiano. La lungimiranza di un patron che, nell’anno dell’inaugurazione dello stadio di proprietà, conferma tutti ingaggiando poi gente del calibro di Beghetto, Citro e Ciano. Il primo posto non è una chimera.
Novara
I piemontesi sembrano partire con ambizioni al ribasso rispetto al passato. Il rebus sulla conferma di Macheda e le incognite dei nuovi acquisti (su tutti Ronaldo e Maniero) reduci da qualche campionato in ombra non convincono. Toccherà al “genio” Corini trovare la quadra giusta, aspettando l’esplosione del baby Dickman.
Palermo
Un’estate tormentata prima delle certezze. I rosanero lotteranno per la A. Non può essere altrimenti: Nestorovski vale la doppia cifra per la massima serie, figurarsi in cadetteria. Accanto a lui tanti calciatori dal livello più alto rispetto alla media. L’asso nella manica può diventare il tecnico Todino, uno dei pochi capaci di far giocare bene una squadra (il suo Pordenone) in serie C.
Parma
I ducali possono esser soltanto di passaggio. Un mercato scintillante, spese pazze a destra e manca per completare una rosa che, presto, vedrà un super bomber in avanti. C’è un incognita: il bravo D’Aversa, reduce dal trionfo ai playoff, da allenatore non si è mai misurato su questi livelli.
Perugia
E’ un’altra squadra destinata a sorprendere. L’arrivo di Giunti in panchina, tecnico rampante reduce da esperienze positive in C, segue il solco tracciato con Bucchi. Gli innesti sono pochi e giusti: Emmanuello, Bianco e soprattutto Cerri aumentano il livello medio di una rosa che vale le primissime posizioni.
Pescara
Zeman ci proverà ancora con un manipolo di giovani e qualche certezza. Il baby Del Sole già ha fatto faville in Coppa Italia, avviando paragoni scomodi con Insigne. A finalizzare la manovra è arrivato un bomber di razza come Ganz. Potenzialmente sono da vertice, ma con il boemo in panchina le sorprese sono all’ordine del giorno…
Pro Vercelli
I bianchi scommettono tutto su Grassadonia. Il miracolo Paganese del trainer azzurrostellato non è passato inosservato in Piemonte. Il mix di esperienza e gioventù può essere decisivo per restare lontani dalla zona calda. Occhio a Firenze, al Torre da centrocampista in mezza stagione ha sfiorato la doppia cifra.
Spezia
Pochi innesti per il nuovo corso targato Gallo, alla prima esperienza in B. Il tasso qualitativo della rosa è molto alto: in avanti sono arrivati Forte e Soleri, cavalli rampanti dei settori giovanili di Inter e Roma. Può diventare il loro anno.
Ternana
Le “fere”, dopo il passaggio societario, sono diventate il Fondi-2. Il mai banale Pochesci, però, promette scintille. Ma gli addii di Meccariello, Avenatti e Falletti pongono gli umbri fra le squadre costrette a rimboccarsi le maniche per evitare la retrocessione diretta.
Venezia
Patron Tacopina ha promesso un grande colpo in chiusura di mercato. Se lo aspetta pure Pippo Inzaghi che, dopo la vittoria in Lega Pro, ambisce a qualcosa in più rispetto a una tranquilla salvezza. La certezza si chiama Zigoni: il figlio d’arte, dopo il trionfo con la Spal, può diventare un leader.
Virtus Entella
Gli addii di Catellani e Caputo sono difficili da digerire. Castorina ci proverà sperando nella consacrazione degli ex Pro Vercelli, Aramu e La Mantia. Ma i liguri, a differenza delle scorse stagioni, sembrano tagliati fuori dalla lotta playoff per vivacchiare a centro classifica.