di DARIO CIOFFI
Premessa: non è (del tutto) vero che la Salernitana, salvo clamorosi colpi di scena, conterà meno abbonamenti dell’anno scorso per colpa dei disagi che i tifosi riscontrano nel sottoscriverli. Dato di fatto: i disservizi ci sono e in certi casi rischiano di far perdere la pazienza.
Tutti in fila
Al pronti-via della vendita ai botteghini dell’Arechi si sono registrate lunghe code sotto il solleone (la foto è del primo giorno). E non sono mancate le proteste. «Serve più personale agli sportelli», hanno urlato gli scontenti. Ma scontenti erano gli stessi addetti, spesso “bersagli” d’invettive mentre svolgevano il loro lavoro, talvolta dovendo spiegare a chi si presentava all’acquisto con modulistica incompleta che occorre leggere attentamente il regolamento prima di “sbraitare” (qualcuno s’è persino presentato senza documento d’identità). La società, intanto, accogliendo l’offerta d’aiuto dei tifosi, ha dato il via libera alla “raccolta prenotazioni” da parte dei club, sperando d’agevolare le procedure.
Quando (non) basta un click
Nuove lamentele, però, sono arrivate anche per la più comoda (in teoria) sottoscrizione online, riservata ai possessori di Tessera del Tifoso e Happy Card. Un supporter “scoraggiato”, dopo due giorni di vani tentativi, ha mostrato l’email inviatagli da Lis Ticket: «Ci scusiamo per l’inconveniente, stiamo verificando i nostri sistemi».
Morale: alla fine della fiera, per la tradizione granata, gli abbonamenti venduti potranno sembrare anche pochi, ma in diversi casi di fatica per sottoscriverli se ne fa sicuramente tanta.