di EDOARDO CIOFFI
Linea verde o squadra esperta? Spesso, calcisticamente parlando, ci si imbatte in questo dilemma, senza riuscire a trovare una risposta che metta tutti d’accordo. La Salernitana, però, quest’anno sembra avere le idee abbastanza chiare.
Le scommesse
A differenza delle ultime stagioni, infatti, la società granata ha operato un consistente ringiovanimento della propria rosa, pescando in alcuni casi da diversi vivai importanti di club di massima serie. Tuttavia, non sono mancati finora anche degli innesti di provata esperienza, per trovare quel giusto mix che, in un torneo lungo e logorante come la serie B, può risultare fondamentale al fine di raggiungere gli obiettivi stagionali prefissati. Alla corte di Bollini sono arrivati tanti ragazzi che hanno voglia di mettersi in mostra e che sperano di ritagliarsi uno spazio importante nella stagione che sta per cominciare. In attesa di conoscere il proprio futuro, dopo aver svolto tutto il romitaggio estivo in Umbria, c’è il 20enne franco-algerino Sofiane Kadi, che interessa a diverse squadre di Lega Pro. La sensazione è che alla fine l’ex fantasista del Lanusei possa restare in granata ma con il calciomercato ancora aperto, non sono da escludere ribaltoni dell’ultima ora. Si è fatto apprezzare per senso della posizione e per alcuni interventi decisivi, il giovane portiere di scuola Lazio Marius Adamonis. L’estremo difensore lituano, comunque, dovrebbe svolgere il ruolo di dodicesimo dopo l’arrivo di Boris Radunovic, altro ragazzo di belle speranze, giunto a Salerno in prestito dall’Atalanta. Il portiere serbo classe ’96, con un’esperienza ad Avellino nella seconda metà della scorsa stagione, sembra offrire maggiori garanzie e nelle gerarchie di Bollini dovrebbe ricoprire il ruolo di titolare. Discorso diverso, invece, per l’altro orobico ex biancoverde Patrick Asmah. Il 21enne terzino sinistro ghanese, nella scorsa annata fermo ai box molto tempo a causa di un infortunio, è approdato in granata per essere alternativa all’esperto Gigi Vitale, che nell’ultimo torneo è stato costretto a fare gli straordinari proprio perché orfano di un vice nel suo ruolo.
I “gioiellini” romani
Scalpita per un posto da titolare in mezzo al campo anche il 23enne Matteo Ricci, protagonista nell’ultimo campionato cadetto col Perugia di Christian Bucchi e voglioso di confermarsi a buoni livelli anche quest’anno. Stava dando ottime indicazioni anche l’esterno Francesco Orlando, che purtroppo prima della fine del ritiro estivo, a Tolentino, si è dovuto arrendere alla sfortuna. Circa sei mesi dividono l’ex Vicenza dal ritorno in campo. Proverà a sfruttare le chances che gli verranno concesse pure il 20enne centravanti scuola Lazio Alessandro Rossi, ultimo arrivato in casa granata. Con un tecnico che viene dal ‘mondo’ della Primavera come Bollini, il quale ha inoltre lavorato nel settore giovanile biancoceleste, niente è impossibile. Il gioiellino del club di Lotito, attenzionato nell’ultima stagione anche da emissari del Manchester City, è consapevole che non partirà chiaramente come prima scelta ma forse proprio questo status di alternativa potrebbe giovare a lui stesso nel corso del campionato.
I precedenti
A tal proposito, occorre fare un raffronto col passato per trovare qualche storia simile che, magari, potrebbe portar bene proprio a Rossi. Nella stagione 2004-05, infatti, approdò in granata il giovane Raffaele Palladino, promettente calciatore del vivaio Juventus. Nella Salernitana di Ammazzalorso prima e Gregucci poi l’allora 20enne attaccante nativo di Mugnano riuscì a guadagnarsi il posto da titolare, realizzando ben 15 reti in 39 partite. Una stagione esaltante per Palladino, che l’anno dopo effettuò il salto di categoria, disputando la massima serie con il Livorno per poi tornare proprio alla Juventus. Nel gennaio del 2010, invece, arrivò in granata Federico Dionisi, nome tutt’altro che roboante in un mercato di riparazione invernale che vedeva una sciagurata Salernitana costretta a rinforzarsi per provare a risalire l’ultimo posto in classifica ed evitare il declassamento in terza serie. Nonostante non avesse mai giocato prima in serie B, l’allora 22enne attaccante reatino riuscì a timbrare per ben 10 volte il cartellino in sole 18 presenze, non riuscendo comunque ad evitare la retrocessione della Salernitana in serie C ma procrastinandola di qualche settimana. Due storie passate molto significative, che servono a dar maggior fiducia ai ragazzi approdati quest’anno a Salerno ed al trainer di Poggio Rusco, che proprio a livello giovanile ha ottenuto i migliori risultati, vincendo due campionati Primavera e contribuendo al processo di maturazione dei calciatori.