Significa foga, qualcosa che brucia dentro, ma che non consuma, bensì accende. E ieri hanno infiammato il Dum Dum con il loro concerto i Foja, gruppo folk-rock napoletano formatosi nel 2006, alle prese con “O treno che va tour”, per promuovere il loro terzo lavoro discografico, appunto “O treno che va”, dopo i precedenti album, “Una storia nova” e “Dimane torna o’ sole”. Hanno scelto il litorale di Paestum per la loro ultima esibizione di un agosto pieno di tappe, con un tramonto mozzafiato a fare da cornice a un live capace di chiamare a raccolta oltre mille persone tra fan, appassionati o semplici bagnanti travolti inevitabilmente dalla loro energia.
O treno che va
L’ultimo album ha sicuramente sfumature più rock rispetto ai precedenti lavori, leggermente più intimi, ed è proprio con il primo singolo del disco, “Cagnasse Tutto”, che si apre l’esibizione della band capitanata da Dario Sansone, frontman del gruppo partenopeo (la band è formata da Gennaro Russo, chitarra elettrica, Mario Noviello al basso elettrico e Giovanni Schiattarella alla batteria. La “Foja” sale veloce, ma è verso metà concerto che tocca l’apice, quando arriva il momento dei loro singoli più conosciuti.
O sciore e o vent
E’ probabilmente la loro canzone più famosa, quella che fa puntualmente avvicinare al gruppo nuovi fan. L’iniziazione di chi si approccia alla band per la prima volta, quella che fa arrivare l’esibizione a un livello superiore, così come “A’ Malìa”. Si canta mentre il sole va a posarsi lento nel mare, con il giorno che inizia a farsi notte, si balla a piedi nudi. Per molti ragazzi presenti ieri era l’ultimo giorno di vacanza, prima di ritornare alla routine quotidiana, fatta di lavoro, studio, responsabilità. Per molti di loro è stato l’ultimo ballo dell’estate a bordo di un treno, che ha incendiato la stazione del Dum Dum.
STEFANO MASUCCI