di DARIO CIOFFI
Mezzogiorno di fuoco, e stavolta non sarà soltanto il solito “modo di dire”. Alle ore 12 di domani, negli uffici di via Rosellini a Milano, c’è l’ultima chiamata: o la Lega di B elegge il suo presidente o si spalancano le porte del commissariamento. Ed è quest’ultima, alla vigilia dell’assemblea elettiva, l’ipotesi più probabile. Al netto d’indiscrezioni e sensazioni, però, c’è già una sostanziale certezza: Claudio Lotito non correrà “per perdere”. Ed è per questo che s’è ormai fatto da parte.
Il passo indietro
Il co-patron della Salernitana s’è sfilato dalla lotta alla presidenza, convergendo, assieme alle società che già nei mesi scorsi gli avevano garantito sostegno, sul nome di Ezio Simonelli, presidente del collegio dei revisori e attuale reggente della Lega di B. Una «soluzione istituzionale», così com’è stata definitiva, immaginata dai “lotitiani” per evitare che anche la quinta assemblea, come le quattro precedenti, finisca con un nulla di fatto. Perché l’ultimatum imposto dal numero uno della Federcalcio, Carlo Tavecchio, scade domani e sull’uscio della sede di via Rosellini c’è già il commissario.
Rebus granata “risolto”
Intanto, dopo un’estate vissuta “tra color che son sospesi”, vista l’incompatibilità che avrebbe investito il “magno” Claudio se fosse riuscito a ottenere la presidenza della Lega B, la Salernitana sembra esser uscita dall’equivoco: non avrà problemi di “redistribuzione” di quote, la proprietà resterà al 50% di Lotito (che s’era chiaramente detto pronto a lasciare il club in caso di vittoria elettorale) e per l’altra metà del socio e cognato Marco Mezzaroma (il quale era a sua volta sembrato scettico dinanzi all’eventualità d’andare avanti da solo). Rimane il nodo dell’articolo 16 bis delle Noif, la norma federale che vieterebbe a Lotito, perché presidente della Lazio, come pure a Mezzaroma (per legame di parentela), di guidare la società granata in serie A, però sul punto entrambi hanno sempre sostenuto di «porsi il problema se e quando si presenterà». E allora, nel frattempo, all’ombra del Castello d’Arechi si va avanti così.
Sfida senza vincitori
Come finirà, invece, la bagarre in Lega B? I rumors della vigilia non lasciano molto spazio alla fantasia. Probabile il commissariamento, proprio come successo alle società di serie A, anche lì per “scontro” tra il gruppo Lotito e gli oppositori (oggi diventati maggioranza) che compongono il blocco Juventus. Al momento, tra i cadetti, i “lotitiani” hanno scelto Ezio Simonelli, gli altri, invece, il vicepresidente della Lega B da poco decaduto Andrea Corradino. Nessuno dei due sembra avere il “50% più uno” dei voti (ne servono 12) per spuntarla, proprio come accaduto nelle quattro assemblee chiuse con fumata nera per assenza – strategica e a turni alterni di schieramenti – del numero legale.
L’appello “disperato”
Per il fronte Lotito ha parlato oggi – all’Adnkronos – il presidente del Pescara, Daniele Sebastiani. «La Lega B ha bisogno d’un presidente condiviso da tutti e noi siamo convinti che Ezio Simonelli abbia il profilo giusto. Dopo l’uscita di Andrea Abodi ci sono state spaccature, mi auguro che ora si possa ritrovare l’unità. È per questo che un mese fa ci siamo fatti carico di far capire anche a Lotito, con cui sono molto amico, che non era il caso che si candidasse. Ora anche dall’altra parte dovrebbe esserci lo stesso atteggiamento», l’appello del patron degli adriatici. Dovrebbe rimanere inascoltato.
L’attesa del Palazzo
Lo s’intuisce dalle parole d’un “perplesso” Giovanni Malagò, presidente del Coni. «Seguiamo preoccupati e vigili gli sviluppi della questione perché ci potrebbe essere il rischio d’un ulteriore commissariamento e su questo lascio a ognuno dare il suo giudizio. Stamattina ho parlato con il presidente federale Tavecchio. Il Comitato Olimpico non ha alcun tipo d’interferenza sulle leghe, se ne occupa la Figc», il pensiero espresso dal numero uno dello sport italiano a margine della presentazione del Gran Premio d’Italia di Formula 1 all’autodromo di Monza. Che sia già scattato il toto-commissario per la B? Possibile, raccontano i muri. Che difficilmente mentono…