«Mai, mai, mai, cederemo di un millimetro all’illegalità e al malaffare». Il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato rompe il silenzio e affida a un lungo messaggio pubblicato su Facebook il suo commento sull’inchiesta che, la scorsa settimana, ha scosso il mondo della politica nocerina. Accuse pesanti, quelle ipotizzate dalla Procura Antimafia di Salerno e che hanno portato all’arresto di quattro persone (altre 19 sono indagate a piede libero), ritenute responsabili a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo camorristico, scambio elettorale politico-mafioso, corruzione elettorale, estorsione e violenza privata.
Di seguito il pensiero pubblicato in rete dal sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato.
«In questa lunga settimana non ho inteso, tranne le reazioni delle prime ore, commentare l’accaduto. Non per timori o indifferenza, ma per il rispetto dovuto a una delicata fase di indagine, nonché per la mia lontananza dalla città durante questi giorni dedicati al riposo. Ora, in un quadro che si va pian piano delineando, alla ripresa del lavoro, ribadisco con forza la mia, la nostra sostanziale estraneità a questa vicenda; oltre che per quanto dobbiamo ad una comunità che in 5 faticosi anni abbiamo accompagnato verso il riscatto morale e civile. Perché mai allora riprecipitarla nel baratro?
Il rispetto della legalità la correttezza politico amministrativa, il disinteresse, la lontananza totale da ogni fenomeno criminale, l’attenzione al bisogno, la buona fede, han contraddistinto non solo l’azione di questi anni, con concreti atti, ma l’intera mia vita, quella della mia famiglia. Con sacrifici anche pesanti in termini personali. E confidiamo, nel rispetto del suo lavoro, che la Magistratura inquirente lo sappia, verifichi e comprenda ciò.
La nostra vittoria elettorale d’altronde è stata di tale ampiezza e portata ed era, già alla vigilia, così percepita, che solo un folle o un colluso avrebbe potuto voler avallare operazioni o attività illegali. Né l’uno né l’altro.
A leggere alcuni commenti, spiace che si possano nutrire dubbi di qualunque tipo sul nostro conto, non perché siamo immuni da errori, ma perché non siamo disposti a condividere neanche un centimetro col sospetto che la nostra azione sia per l’illegalità. Siamo convinti che la città vada guidata come abbiamo fatto in questi anni, perciò pronti ad andare avanti. Ma siamo altrettanto convinti che nessun prezzo debba essa pagare per questa vicenda. Saremo perciò pronti a fare un passo indietro qualora dovessimo esserle di intralcio. Sappiamo però, nell’accingerci a riprendere il lavoro, e non lo diciamo solo parole, che mai, mai, mai, cederemo di un millimetro all’illegalità e al malaffare».