Un tuffo nel passato. La partita di lunedì sera tra Salernitana e Ternana, che segnerà l’esordio dell’ippocampo all’Arechi nel nuovo campionato di serie B dopo il pari del debutto a Venezia, rievoca un ricordo davvero particolare a Gioacchino Novelli. L’ex direttore sportivo dell’Aversa, orgogliosamente legato ai suoi trascorsi “militanti” nella torcida granata, ne ha parlato durante la trasmissione “Gol su Gol”, in onda ieri sera su Telecolore. «La mia prima trasferta “da solo”, a metà anni Ottanta, fu proprio Terni», ha rivelato aprendo una parentesi “affettiva” a margine di approfondite disamine, con gli altri ospiti in studio, sul momento della squadra di Alberto Bollini e sulle prospettive degli ultimi giorni di calciomercato.
Un amarcord su cui poi Gioacchino Novelli è tornato a microfoni spenti: «Avevo 11 anni. Fui “affidato” ad alcuni amici per andare a seguire la Salernitana a Terni. Eravamo con Carminuccio “il Siberiano”, in tutto una cinquantina di tifosi nell’anello inferiore della Tribuna. Ovviamente il clima non era affatto “amichevole”. Sostenemmo la squadra incessantemente, ricordo che per tutti i 90 minuti si portò avanti un solo coro: “Salernitana superstar…”. Il pubblico ternano rimase quasi stupito. Di quella partita custodisco ancora gelosamente il gagliardetto granata, che mi fu regalato dall’arbitro dopo il triplice fischio. Era un altro calcio».