di NICOLA LANZILLI
Paura, sollievo, rinascita. Tre passaggi fondamentali per cambiare la propria storia in meno di un mese. Questo è stato l’iter attraversato dalla Ternana, salvatasi all’ultimo sospiro dello scorso campionato di serie B. Quando la vittoria sull’Ascoli ha permesso alle Fere di staccare il Trapani (sconfitto dal Brescia) di 5 punti. Gli stessi utili ad evitare i play out e festeggiare una salvezza miracolosa nella quale in pochi avrebbero scommesso. Di seguito il cambio societario con l’Unicusano sullo sfondo, come l’alba di una nuova era. Il peggio, adesso, sembra essere passato.
TRA LA VITA E LA MORTE
Dopo aver trascorso gran parte di campionato a vagare tra le ultime posizioni della classifica, il 18 maggio la Ternana festeggia la salvezza battendo per 2 a 1 l’Ascoli. Vittoria che consente ai rossoverdi di allungare a 5 il distacco di punti dal Trapani quartultimo annullando, come da regolamento, i play out. E festeggiando, così, una salvezza ormai insperata. Merito di un rivoluzionario mercato di gennaio capace di far approdare in terra umbra gente del calibro di Cristian Ledesma e Modibo Diakitè, per anni colonne portanti della Lazio di Lotito in serie A.
CAMBIO ALLA GUIDA
Scrollatasi di dosso la paura per una retrocessione evitata col brivido, e terminati i festeggiamenti di rito, la Ternana riparte. Anzi, cambia volto. Come un fulmine a ciel sereno la famiglia Longarini comunica di non avere più la forza economica necessaria alla sussistenza del club. E affida le chiavi della società a Stefano Baldecchi, fondatore e amministratore delegato dell’Università telematica Niccolò Cusano. Già insediatosi nel mondo del calcio tre anni fa quando nel 2014 divenne proprietario del Fondi Calcio, al quale, fino alla passata stagione, veniva associato al propio nome l’appellativo Unicusano. Dal 21 giugno affibbiato proprio al team umbro.
RIVOLUZIONE “UNIVERSITARIA”
La nuova proprietà, oltre ad una stabilità economica, ha portato in città una ventata di freschezza. Rosa rimpolpata di giovani affamati, molti dei quali alla prima esperienza in categoria, ed età media calata a picco fino a toccare la soglia dei 23 anni. Ma non è tutto. Una delle novità più intriganti proviene dalla panchina e risponde al nome di Sandro Pochesci. Già noto alla nuova dirigenza essendo stato il trascinatore del Fondi negli ultimi tre anni, con il quale vanta una vittoria nei play off e la conquista della coppa Italia ai tempi della serie D. Successi utili ai rossoblu ai fini del ripescaggio in lega pro. Pochesci con la sua Ternana lunedì sfiderà la Salernitana, ma per lui non sarà la prima volta. Il tecnico di Tor Vergata, infatti, nella stagione 2011/12 sedeva sulla panchina del Monterotondo, squadra militante nello stesso girone dell’allora Salerno Calcio. Pochesci, però, nel doppio scontro non riuscì nell’impresa di strappare punti alla corazzata blaugrana, vincitrice 1 a 0 in trasferta e 3 a 1 all’Arechi.
ESAME ARECHI
Mancano ancora cinque giorni alla sfida con la Salernitana ma mister Pochesci non perde tempo e sembra avere già le idee chiare. I guai fisici continuano a tormentare alcuni tasselli importanti come Paolucci, Bombagi e Bleve, allenatisi ancora una volta a parte. Anche Albodoro, in campo nel match d’esordio con l’Empoli, ha accusato qualche problema. Ed ecco che contro la Salernitana in attacco potrebbe far suo un posto da titolare l’ex Adriano Montalto, pronto a far coppia con Finotto che sa come far male si granata avendo espugnato l’Arechi con la Spal. Il modulo dovrebbe essere il 4312, con Ferretti, Valjent, Gasparetto e Favalli in difesa, Varone, Bordin e Defendi a centrocampo, Tiscione trequartista dietro al duo d’attaccanti sopracitato. Dopo il convincente pari casalingo contro l’Empoli l’Unicusano Ternana è già pronta per l’esame Arechi.