lotito salernitana

di DARIO CIOFFI

La “visita fiscale” è arrivata poco prima del certificato medico. Intorno all’ora di pranzo, in attesa di conoscere il risultato (scontato) dell’Assemblea della Lega di B programmata per mezzogiorno a Milano, da Roma la Figc aveva già battuto il comunicato di convocazione per il Consiglio federale di lunedì 4 settembre, inserendo tra i punti all’ordine del giorno «esiti» ed «eventuali provvedimenti» dell’election day delle società cadette. Che ovviamente, come nelle quattro precedenti occasioni, ha portato al nulla di fatto.

Flop annunciato

Per la quinta volta, in via Rosellini, è mancato il quorum, anche se è stato sfiorato. Erano 14 i club presenti su 22 aventi diritto di voto. Ne servivano 15. E così è sfumata la candidatura dell’ex presidente dello Spezia, Andrea Corradino, già vice nella gestione di Andrea Abodi in Lega. L’avvocato ligure non è riuscito a riunire tutte le anime della B, così come ancor prima di lui aveva provato a fare Claudio Lotito, co-patron della Salernitana che nei mesi scorsi s’era esposto pubblicamente nella corsa per la presidenza. Una volta capito di non potercela fare, il “magno” Claudio, a caccia d’una nuova poltrona in Consiglio federale (potrebbe riconquistarla comunque, da numero uno della Lazio in quota Lega di serie A se si concretizzasse una possibile “larga intesa” con il blocco Juventus), ha fatto un passo indietro.

Gli assenti

Lotito e le società che lo appoggiano avevano puntato su Ezio Maria Simonelli, revisore dei conti della Lega B che ricoprirà la carica di presidente facente funzione. Un’ipotesi, definita «istituzionale» dal massimo dirigente del Pescara, Daniele Sebastiani, che non ha prevalso, delineando così gli scenari dell’ultimo muro contro muro. Anche stavolta sono stati club “lotitiani”, Salernitana in testa, a non presentarsi, facendo così venir meno il quorum mentre scadeva l’ultimatum imposto dalla Federcalcio. Mancavano, oltre ai granata e agli adriatici, Perugia, Novara, Carpi, Foggia, Palermo e Avellino.

Tempo scaduto, però…

Fine della corsa, per tutti, e avanti con il commissario che dovrebbe essere nominato dal Consiglio federale di lunedì. Dovrebbe, appunto, perché la Lega B, su input del direttore generale Paolo Bedin, ha provato il “contropiede” convocando una nuova assemblea per il 13 settembre, quando si (ri)proverà – per la sesta volta – a eleggere il presidente. Sarà una votazione sotto commissariamento? Possibile. E così già ci s’interroga sul nome di chi “traghetterà” i cadetti almeno fino alla prossima riunione. Carlo Tavecchio, presidente della Federcalcio, si occupa della Lega di A. Che la serie B possa esser affidata al suo vice-vicario Cosimo Sibilia? Il senatore campano, ch’è peraltro presidente in carica della Lega Nazionale Dilettanti, è il più quotato ma le società cadette potrebbero chiedere d’aspettare ancora una decina di giorni, con la “promessa” nel frattempo d’individuare un candidato unico che il 13 possa esser eletto. Riusciranno a esser così “persuasivi” da convincere i vertici della Figc?

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