La “linea Maginot” che da qualche mese ha diviso Salerno in due parti è stata abbattuta. Cancellando anche le polemiche fra chi si è sentito defraudato per lungo tempo, considerato un “cittadino di serie B” al cospetto degli “altri” che hanno beneficiato di un servizio essenziale. Ma l’eccezionale siccità di quest’estate 2017, adesso, condizionerà tutta la città d’Arechi. Da questa sera, infatti, scatterà la razionalizzazione dell’acqua potabile anche nella zona occidentale e nel centro. L’emergenza idrica si complica e il perdurare della mancanza di precipitazioni aggrava una situazione che con il passare delle settimane sta preoccupando. E non poco. Spingendo qualcuno a fare la “danza della pioggia” e incrociare le dita sperando in un pronto intervento di Giove Pluvio.

Basta “divisioni”

Salerno Sistemi, l’azienda che si occupa del servizio idrico in città, non è riuscita più a garantire la continuità dell’acqua corrente a parte di Salerno. E, dunque, questa mattina ha inviato una nota, avvisando tutti i cittadini finora “immuni” della necessità del provvedimento. «Atteso il perdurare della straordinaria siccità e la conseguente situazione sempre più critica delle fonti di approvvigionamento, la Salerno Sistemi comunica che, per favorire accumulo e regolare distribuzione nelle ore diurne, nel confermare le misure già in essere, si rendere necessario estendere il razionamento idrico nella fascia oraria notturna (dalle 22 alle 6) anche alle utenze del centro città e della zona occidentale».

L’emergenza resta
Le previsioni meteo fanno ben sperare: l’anticiclone africano chiamato “Polifemo” dagli esperti del settore nelle prossime ore lascerà spazio al ciclone “Poppea” che porterà su tutto il Belpaese piogge in abbondanza facendo crollare la colonnina di mercurio. Una manna dal cielo. Che, però, non farà rientrare l’emergenza idrica: le fonti di approvvigionamento di Salerno (così come gran parte di quelle dell’intero Sud Italia) avranno bisogno di tempo per poter tornare a pieno regime. La razionalizzazione dell’acqua corrente, dunque, è destinata a proseguire almeno per un altro paio di settimane.

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