di DARIO CIOFFI
Un totale di 32 medaglie per l’Italia e una bandiera per la Campania. Le Universiadi di Taipei 2017 hanno sancito il “passaggio del testimone”: la prossima fermata sarà Napoli 2019. La delegazione campana nella capitale di Taiwan in questi giorni ha partecipato attivamente agli appuntamenti paralleli all’evento sportivo e ha presentato il proprio dossier sull’avanzamento della macchina organizzativa.
Il presidente dell’Agenzia Regionale Universiadi (e già rettore dell’Università degli Studi di Salerno), Raimondo Pasquino, il direttore generale dell’Aru, Gianluca Basile e il presidente del Cusi, Lorenzo Lentini hanno incassato i consensi della Fisu (la Federazione internazionale degli sport universitari) e al rientro in Italia intensificheranno le attività per rispettare in pieno il cronoprogramma sia sul fronte organizzativo che dell’impiantistica. Un momento importante, di riconoscimento internazionale, per il progetto Napoli 2019 ormai nel vivo della sua fase operativa.
Alle porte un biennio d’intenso lavoro, per esser pronti a una kermesse dai numeri sontuosi: le Universiadi campane, in programma dal 22 luglio al 4 agosto 2019, coinvolgeranno infatti 70 impianti sportivi delle 5 province della regione, accogliendo 10mila atleti da tutto il mondo. Una “piccola olimpiade degli studenti universitari”, proprio come la immaginò Primo Nebiolo, il “padre” di questa manifestazione che vide la luce nel 1959 a Torino. Nel 60esimo anniversario di quella “prima volta”, le Universiadi torneranno in Italia, con Napoli ovviamente città “centrale”, cuore dell’evento, ma anche tanti altri comuni coinvolti e un ruolo importante riservato a Salerno, dove si assegneranno le medaglie del calcio (finale per l’oro allo stadio Arechi) e della scherma (gare al PalaCus di Baronissi). Ora occorrerà preparare al meglio le strutture, storica nota dolente di questa terra, e rafforzare le sinergie istituzionali già sancite.
La bandiera è pronta a sventolare sotto il cielo campano. Il conto alla rovescia può cominciare. Due anni sono lunghi, ma per quanto c’è da fare tutto lascia immaginare che passeranno in fretta…