In panchina ma con la morte nel cuore. Jospeh Minala non abbandona la Salernitana, nemmeno in un momento di tale sconforto come può essere la scomparsa del padre, andato via nella nottata di ieri.

Il cordoglio 

Già in mattinata, la società di via Allende, unitamente ai tifosi, aveva espresso il proprio sostegno al mediano di origine africana, che avrebbe anche meditato il ritorno in patria per l’ultimo saluto al suo papà. Umanissimo desiderio, quello del centrocampista scuola Lazio, cui la dirigenza granata aveva offerto massimo sostegno. “Fà quel che ti senti”, questo in sintesi il messaggio del club al calciatore. Libertà incondizionata per ogni eventuale decisione, chè in momenti come questi la voglia di correre dietro a un pallone può anche venir meno. Sembrava essere in dubbio, a un certo punto, anche la sua presenza contro la Ternana, ma dopo qualche ora di riflessione è arrivata la conferma.

La decisione

Il ragazzo del Camerun non rientrerà in patria per non perdere l’esordio all’Arechi dopo il debutto al Penzo di sabato scorso. Già questa sera, il calciatore era presente ad Agropoli per l’amichevole contro la formazione di Ciro De Cesare. In panchina, ma con la morte nel cuore.

STEFANO MASUCCI

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