di SABATO ROMEO
Carico, motivato. E’ il momento più importante della sua carriera. Lo sa bene Lorenzo Insigne, uomo simbolo del Napoli ma anche di una Nazionale pronta a giocarsi tutto nella delicata trasferta con la Spagna. La qualificazione al Mondiale prima, il Napoli e lo Scudetto poi, obiettivo primario sia per il numero 24 azzurro che per l’intera piazza. “E’ arrivato il momento di vincere – carica il trequartista napoletano in un’intervista rilasciata al quotidiano spagnolo “As” prima del silenzio stampa imposto dal club – Sono stanco di ricevere i complimenti per il gioco e non portare a casa niente. Questa cosa mi fa girare le scatole: quest’anno dobbiamo sfruttare ogni occasione, non possiamo più sbagliare”
Carezze a Sarri
Parole di fuoco dunque, facendo uscire allo scoperto il concetto ormai da tempo idealizzato dell’anno verità per Sarri e il Sarrismo napoletano. “Con il mister sono felicissimo – ha raccontato Insigne – Negli ultimi due anni abbiamo fatto benissimo e se siamo arrivati così in alto è grazie a lui. I suoi complimenti mi fanno piacere e mi stimolano. Allenatori come lui ce ne sono davvero pochi”.
Nuova bandiera?
Vincere dunque, per togliersi finalmente tante soddisfazioni e legarsi ancora di più a doppio filo con la maglia della sua città e del suo cuore. Quel concetto di bandiera che fa sorridere ed emozionare Insigne, ritornando su quel paragone “il Totti di Napoli” lanciato dal presidente De Laurentiis. “Questa maglia è il mio sogno. Voglio restare qui il più possibile. Poi nel calcio non si sa mai. Con questo mercato impazzito magari un giorno il presidente riceva un’offerta assurda e decide di vendermi”. Sorrisi e battute, prima di concentrarsi sul Napoli e sulla Nazionale.