di NICOLA LANZILLI
Mercato internazionale. È una Salernitana multietnica quella che si appresta ad affrontare il suo terzo anno di serie B dell’era Lotito. Nella sessione di calciomercato appena conclusasi la dirigenza granata non si è soffermata soltanto su profili nostrani, portando alla corte di mister Bollini diversi calciatori stranieri. Un mix di giovani di belle speranze e giocatori in cerca di riscatto, in barba, però, al made in Italy.
I GUARDIANI DELL’EST
Il ruolo maggiormente colpito dalla “rivoluzione estera” è senza dubbio quello del portiere. Tutti e tre gli estremi difensori, infatti, provengono dall’est Europa. A capo della cricca c’è il serbo Boris Radunovic. Il numero 22 granata, già nelle grazie dei tifosi sin dal suo arrivo a Salerno, ha confermato le voci positive sul suo conto mantenendo inviolata la porta nell’esordio di Venezia. Non male anche l’impatto del lituano Adamonis, arrivato in prestito dalla Lazio, il quale si è mostrato affidabile quando chiamato in causa nelle uscite precampionato. Per ambientarsi in terra straniera i due neo acuisti potranno contare sul supporto del loro collega Illiadis, alla sua seconda stagione col cavalluccio marino.
L’INTRUSO
Se la porta si è rivelata un’isola felice per i giovani stranieri non si può dire lo stesso del reparto difensivo, divenuto un vero è proprio covo italico. Fatta eccezione per Patrick Asmah. Il ghanese è sbarcato a Salerno per rafforzare la fascia sinistra e far rifiatare di tanto in tanto Luigi Vitale. Per lui un recentissimo passato in Campania con la maglia dell’Avellino con la quale ha totalizzato 16 presenze nello scorso campionato di B.
MUSCOLI E FANTASIA
Il centrocampo della Salernitana con il ritorno di Joseph Minala ha ritrovato quella fisicità necessaria per competere nell’estenuante torneo cadetto dove corsa e forza fisica recitano un ruolo primario. Il possente camerunese oltre a ritrovare il collega africano Moses Odjer abbraccerà anche i neo arrivi Franco Signorelli e il talentino scuola Chievo Sofiane Kiyine. Il primo, italiano ma con origini venezuelane, è chiamato a dare un po’ di geometria al gioco dell’ippocampo. Discorso differente per belga-marocchino classe 1997 che molto probabilmente vedrà il campo col contagocce. Ma pronto a mostrare al pubblico dell’Arechi i colpi che lo hanno visto protagonista assoluto con la maglia della primavera del Chievo.
VOGLIA DI RISCATTO
Prima esperienza lontano dal suo Portogallo per l’esterno offensivo Alex, giunto a Salerno con la voglia di confrontarsi con una realtà totalmente differente da quella vissuta in patria. Nel precampionato ha già dato prova di aver qualche colpo in canna da poter sparare, sarà il tempo, e il campo, a dare il giudizio finale. Chi invece conosce bene l’Italia pallonara è lo angolo Alejandro Rodriguez, arrivato nel Belpaese nel 2010 direzione Cesena. Per lui un passato in lega pro con la maglia del Pavia, con la quale realizzò una rete ai suoi prossimi rivali dell’Avellino, punto decisamente a favore per chi vuole far breccia nei cuori granata. Ritornato alla casa madre non è riuscito mai a far suo un posto da titolare nonostante le 12 reti messe a segno nei due anni di B e 5 nel massimo campionato. Che sia l’anno della definitiva consacrazione per il “Peter Pan” (soprannome dovuto alla sua esultanza) col codino?