di DARIO CIOFFI

La cosa più assurda, e che inquieta, è la consapevolezza. Su Facebook, dove si gioca a chi è più originale e meno scontato, i primi post compaiono appena sparisce il sole per far posto alle nuvole: «Pronti alla pioggia e alle foto delle città allagate?». Facili oracoli, con le App del meteo che rafforzano le profezie. L’acquazzone arriva davvero, e tempo un quarto d’ora, minuto più/minuto meno, ecco centri e periferie affondare nella melma. Oltre che nella vergogna.

A Salerno è un cliché ormai consolidato. Ma nella provincia a Sud del capoluogo, come nell’Agro Nocerino Sarnese, le cose non vanno poi tanto meglio in questo primo sabato di settembre di maltempo. Ci si allaga presto e ci s’indigna tardi, perché mentre si “squagliava” sotto il sole, lamentandosi per l’afa degli anticicloni e per i rubinetti che troppo spesso restavano a secco, chi di dovere non preveniva i disagi che tutti conoscono e persino aspettano. Alla prossima pioggia. Stessi posti, stessi post…

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