di SABATO ROMEO
L’esercito degli acquisti, dei colpi promessi e delle trattative saltate, delle rinunce. L’estate del calciomercato è ricca di sorprese, di sorrisi ma anche di colpi di scena. Un occhio al monte ingaggi e uno alla famosa lista, in quel famoso puzzle da costruire rinunciando a volte a qualche tessera del mosaico. Ne sa qualcosa la Salernitana, anche quest’anno protagonista di tante operazioni sia in entrata che in uscita ma anche di tanti e clamorosi dietrofront.
Nessun rimpianto
Così, mentre i vari Rodriguez, Kiyine, Di Roberto fanno già sognare, restano però negli occhi dei tifosi e strappano un sorriso i tanti calciatori passati quest’estate da Salerno e destinati altrove. A partire dal lusitano Roberto, ala offensiva di belle speranze (sulla carta) ma rispedito in Portogallo appena quaranta giorni dopo. Stessa storia per il nigeriano Adejo. Sognava un posto da titolare l’ex Reggina, prima di imbattersi nella ferma volontà di Bollini e Fabiani, lasciando così proprio in extremis con non pochi strascichi. Era soltanto “in prova” invece il rumeno Cojocaru, scivolato nelle gerarchie granata dopo l’arrivo di Radunovic e ceduto di fretta e furia ai ciprioti dell’Apoel Limassol. Infine il caos Cicerelli: prima la trattativa con la Paganese, poi l’attesa per il deposito di un contratto mai avvenuto. E’ l’ultimo in ordine di tempo a dire addio alla Salernitana senza poter lasciare il segno.
Deja-vu granata
Un “triste” ritornello quello dei calciatori mollati sul più bello e pronto a ripetersi ogni estate. Lo scorso anno a Sarnano il club granata dovette fronteggiare il caso Bacinovic: lo sloveno venne convocato per il ritiro di Sarnano in attesa di un tesseramento che non verrà mai concretizzato. Così, alla seconda amichevole saltata, il calciatore decise di lasciare e di accasarsi alla Sambenedettese. Qualche settimana dopo toccò all’olandese Faik. Mezzala a detta di tutti di grande talento, l’esperienza del tulipano in orbita Salernitana durò meno di cinque giorni, dopo qualche allenamento che fece ricredere Sannino e il suo staff. Stessa storia due estati fa: dai motivi personali che bloccarono l’acquisto di Frison al clamoroso caso Fall. L’attaccante, arrivato dal Barletta, venne allontanato dal ritiro di Cascia ufficialmente per “problemi psicologici” dopo un incubo notturno con tanto di grida e schiamazzi. Storie grottesche, tutte contemplate nell’incredibile esercito degli acquisti.