Chi sognava l’impresa contro la Spagna si è dovuto ricredere dopo pochi minuti. Ché la notte del Bernabéu è tutt’altro che magica per la Nazionale italiana. Gli azzurri tornano da Madrid con un pesantissimo 3-0 che, non solo complica la qualificazione diretta ai Mondiali 2018 (le seconde classificate a novembre dovranno disputare uno spareggio andata/ritorno), ma stabilisce anche un divario ampissimo (per non dire abissale) tra il nostro calcio e quello spagnolo. Lenta, ancora sulle gambe, poco incisiva e motivata, l’Italia paga a caro prezzo la differenza di preparazione, dimostrandosi “umana” al cospetto degli “extraterrestri” spagnoli.
Il 4-2-4 schierato per 90’ da Giampiero Ventura si rivela un azzardo eccessivo per contrastare la maggiore qualità e brillantezza della Spagna. Se a questo, poi, si aggiunge un Isco versione monstre, il quadro è completo. Il centrocampista del Real Madrid è un incubo per Verratti che non la prende praticamente mai, perdendo uno dei duelli che sarà decisivo per le sorti del match. Al 14’ l’Italia è già costretta a inseguire: Isco approfitta di un Buffon non proprio impeccabile per girare in porta un calcio di punizione dal limite.
Gli azzurri accusano il colpo, corrono a vuoto e, nonostante l’elevato numero di calciatori offensivi schierati da Ventura (Belotti, Immobile, Insigne e Candreva), non riescono quasi mai a reagire. Uno dei pochi sussulti lo regala Belotti che di testa impegna De Gea. Di tutt’altra intensità è la manovra della Spagna, capace di nascondere il pallone agli azzurri e di piazzare – sul finire di tempo – il colpo del (quasi) ko, ancora con Isco.
L’Italia va al tappeto e non riesce più a risollevarsi. Ventura cambia gli uomini (Eder per Belotti, Bernardeschi per Candreva e Gabbiadini per Immobile) ma non rinforza il centrocampo, letteralmente in balia dei fuoriclasse spagnoli. Le furie rosse sono spietate, controllano la gara senza patemi. E nel finale chiudono i conti con Morata che cala il tris, rendendo amarissima la notte del Bernabéu per l’Italia. Che, adesso, dovrà essere in grado di non accusare il colpo e reagire già martedì nella sfida contro Israele in programma a Reggio Emilia.