di DARIO CIOFFI

L’ultima spiaggia, in realtà, s’è rivelata la penultima. La Lega di B ha il commissario sull’uscio, figura già individuata nell’avvocato Mauro Balata, ma il Consiglio Federale di oggi ha scelto la linea della “pazienza”, concedendo un’altra chance.

Ha funzionato, insomma, il “contropiede” dei club cadetti che dopo l’ultima assemblea elettiva del 30 agosto, la quinta senza raggiungimento del quorum, avevano provato a giocare d’anticipo, convocando subito una nuova – ravvicinata – riunione, per il 13 settembre, con la “promessa” di trovare un accordo sul presidente. «Avevo un’altra strategia – ha detto questo pomeriggio a Roma il numero uno della Figc, Carlo Tavecchioma ascoltando i consiglieri ho deciso di dare ancora una possibilità alla Lega di B. Mi auguro che il 13 settembre ci sia la fumata bianca, in caso contrario l’avvocato Balata sarà il commissario, come deciso dal Consiglio Federale».

Adesso non c’è più margine. O le società cadette trovano un nome condiviso per la presidenza o il commissariamento sarà realtà. E voci di corridoio già rilanciano il ruolo, in regia, del patron della Salernitana, Claudio Lotito, che dopo aver accantonato le sue velleità di candidatura diretta starebbe guidando le consultazioni per una “larga intesa”. Per sfuggire alla mannaia della Federcalcio, serve una proposta unica. Un presidente che possa piacere a tutti. O almeno, in forza ad accordi inevitabili per il bene comune (la vera disputa, più che sulle “simpatie”, è sulla ripartizione dei fondi), un presidente che tutti possano farsi piacere…

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