Fabio Fognini tennista

di NICOLA LANZILLI

Genio e sregolatezza. Nello sport di campioni dal talento indiscusso ma limitati da un pessimo carattere ce ne sono a bizzeffe. Se nel calcio il primo nome che viene subito alla mente è quello di Antonio Cassano, nel tennis è senza dubbio Fabio Fognini a racchiudere in una sola persona queste caratteristiche. Il ligure è per distacco il tennista italiano più forte attualmente presente nel circuito, ma troppe volte i suoi colpi di genio sono stati oscurati da quelli di testa. L’ultimo ha avuto luogo in uno dei tornei dello Slam attualmente in corso: gli US Open. Durante il derby italiano, poi perso, con Stefano Travaglia, Fognini ne ha combinata una delle sue rivolgendo insulti sessisti alla giudice di sedia Louise Engzell. Questa volta, non trattandosi “semplicemente” di imprecazione o una racchette scaraventate al suolo, gli organizzatori ci sono andati giù pesante. 24mila dollari e l’esclusione dal torneo di doppio nel quale era ancora in gioco, le punizioni inflitte a “Fogno”. In un’intervista rilasciata a Sky l’attuale numero 26 al mondo, però, ha fatto mea culpa e anche qualche promessa.

 

LE SCUSE

Un pentito Fognini ha voluto pubblicamente scusarsi con la giudice di sedia vittima dei suoi insulti e con tutte le donne: “Mi spiace essere definito sessista perché non è vero, io non sono questo. Chiedo pubblicamente scusa, non solo alla giudice, che ho incontrato già a New York, ma a tutte le donne che si sono sentite offese”. “Ora ho una famiglia”, ha proseguito il tennista: “Ho una moglie, una sorella è una madre, non posso e non ho mai odiato le donne. Le ho sempre rispettate. Potessi rimangiarmi quelle parole lo farei, ma non è possibile”.

 

L’AMMISSIONE

Alla precisa domanda della giornalista Lia Capizzi “hai pianto dopo aver letto le critiche”? Fognini ha fatto la sua ammissione: “Si, ho pianto quando ero solo. L’ho fatto perché so di non essere la persona descritta da tutti. Mi sono vergognato del mio gesto e prometto di non ripetere questo grave errore”.

 

UN ESEMPIO DA NON SEGUIRE

È inevitabile che una reazione del genere venga “sparata” su tutti i giornali e siti nazionali, e di conseguenza vista e letta da tutti, ragazzi e bambini compresi. “So che ci sono tanti ragazzini che mi guardano in TV. E a proposito di questo sono disposto a presentarmi di persona nelle scuole spiegando ai più piccoli che certi atteggiamenti devono essere evitati”.

 

IL LIMITE PIÙ GRANDE

“Purtroppo il carattere è il mio limite più grande”, ammette il 30enne ligure. “Sto lavorando duramente con il mio mental coach e le cose sembravano andar meglio prima di questa cavolata”. Fognini ha poi concluso l’intervista con una promessa: “Purtroppo non si può tornare indietro, ma assicuro tutti che cambierò. Non ripeterò mai più atteggiamenti del genere”.

 

I GUAI NON SONO FINITI

L’esclusione dal torneo di doppio e i 24mila dollari di multa non saranno, con ogni probabilità, le uniche due sanzioni inflitte a numero 26 del mondo. Il rischio di essere costretto a saltare anche gli Australian Open è dietro l’angolo, ma Fognini ha fatto sapere di essere pronto a scontare qualsiasi pena: “Chi sbaglia, paga. Ed è giusto così! Accetterò ogni tipologia di sanzione, ho fatto una grande cavolata e me ne assumerò tutte le responsabilità”.

 

 

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