monsignor staglianò bellizzi

di SILVIA RIZZELLO

Ha afferrato la chitarra e iniziato a muovere passi di danza mentre nell’Arena Massimo Troisi di Bellizzi risuonavano le note dei tormentoni di Francesco Gabbani – Amen e Occidentali’s Karma – da lui allegramente canticchiati. Perché Monsignor Antonio Staglianò è un «Vescovo che suona la chitarra», come lui stesso si è definito nella serata di ieri, quando ha conquistato il pubblico dell’ottava edizione del Premio Fabula a Bellizzi. Il Vescovo di Noto, infatti, è autore di numerosi volumi come, per esempio, Credo negli esseri umani, la buona novella pop. Anche se è balzato agli onori della cronaca per l’utilizzo di brani pop italiani – a partire da Marco Mengoni fino ad arrivare a Noemi – durante le sue omelie.

Una passione per la musica messa a servizio della predicazione evangelica che, però, in qualche circostanza è stata criticata. Ma Monsignor Staglianò non si è lasciato condizionare e ha spiegato che «la chitarra è l’evoluzione della cetra con cui si cantano lodi al Signore. Bisogna avvicinarsi ai giovani, soprattutto in un momento storico come questo in cui la Chiesa si svuota sempre più di ragazzi. Per raggiungerli occorre spostarsi dalla casa del Signore e andare nei luoghi di aggregazione, come per esempio gli stadi. Ecco come la musica aiuta la predicazione del Vangelo».

Il “Vescovo cantante” con le sue rime ha coinvolto così tanto la platea dell’Arena Troisi che, a tratti, è sembrato davvero d’essere di fronte a un frontman di una band. Monsignor Staglianò, infatti, non è solo interprete ma anche compositore, come testimonia il video in basso nel quale canta una delle canzoni da lui scritte. «Ho deciso di comporre dei miei brani per proporli ai big della musica italiana. Sarebbe bello se, un giorno, qualche artista come Ligabue, decidesse di cantare una mia canzone». Il sogno, quindi, è di far arrivare la sua musica sempre più lontano.

 

(foto tratta dalla pagina Facebook del Premio Fabula)

Notizie Simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *