L’ipotesi di reato era “istigazione al voto di scambio”. È finito tutto in una bolla di sapone. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli, Luisa Toscano, ha archiviato l’inchiesta nei confronti del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per l’ormai celebre “invito” rivolto all’ex sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, a «offrire una frittura di pesce» ai suoi concittadini pur di portarli a votare (per «sì») al referendum costituzionale.
Il caso fece grande scalpore dal punto di vista mediatico, quando Il Fatto Quotidiano rese pubblico, online, una registrazione audio in cui il governatore, durante una riunione politica a Napoli, esortava i partecipanti a “conquistare” quanti più elettori possibile. «Era solo una battuta», ha ripetuto De Luca in quei giorni dell’inverno scorso. Il gip ha sposato la sua tesi, archiviando tutto. Le “fritture di pesce” non erano reato.