di FILIPPO NOTARI

Il talento lo s’intravede da lontano. Da quel piglio deciso con cui, ad appena 13 anni, Davide Conte risponde al telefono di mamma Fausta per raccontare tutto d’un fiato il sogno che sta vivendo. Il baby pilota della Cs, domenica, sul circuito di Vallelunga, si è laureato campione d’Italia nella categoria PreMini Gp 50 cc. «È stata un’emozione grandissima, qualcosa di fuori dal normale», ammette, riavvolgendo il nastro dei ricordi e ripensando alle fasi concitate della gara. «Tutti mi dicevano “Davide, stai calmo. Ti basta arrivare tra i primi cinque per vincere il titolo italiano”. Ma io volevo dimostrare di essere veramente il più forte, di essere un animale da gara. E così ho preso un grande rischio: con una staccata ne ho superati quattro e sono riuscito ad arrivare primo».

 Lacrime di gioia

Una giornata ricca di pathos e adrenalina, culminata in un pianto liberatorio dopo la bandiera a scacchi. «Quando ho capito quello che era successo, sono scoppiato in lacrime – racconta Conte -. Poi mi sono fermato nel punto in cui venerdì ero caduto e ho festeggiato con una scenetta che mi è venuta in quell’istante».

Lacrime che, poco dopo, hanno lasciato spazio ai sorrisi e alla gioia da condividere con la sua squadra e la sua famiglia. «Al capo del team sono caduti tutti i capelli dopo il sorpasso che ho fatto – afferma scherzando il piccolo pilota -. Dopo la gara erano tutti contentissimi per la vittoria. E, per festeggiare, mi hanno fatto bere anche un bicchiere di spumante».

Una città nel destino

Una favola che nasce al Nord, in quella Chivasso che ha dato i natali a Francesco Bagnai (pilota 20enne che corre con il team di Valentino Rossi nel motomondiale in Moto2) e che, di questo passo, sembra destinata a diventare la patria dei motociclisti italiani. È lì, infatti, che vive la famiglia Conte, originaria di Giffoni Valle Piana ma trasferitasi in provincia di Torino negli anni ’60. Ed è in Piemonte che è scoccato anche l’amore tra il piccolo Davide e il mondo delle due ruote.

Le due ruote nel Dna

Una passione ereditata da papà Rino che, per anni, ha corso in pista in sella alla sua moto. «Non mi ha mai chiesto d’iniziare ma, probabilmente, aspettava soltanto che glielo chiedessi», ammette il piccolo motociclista ripensando all’inizio della sua esperienza sulle due ruote. «Ho iniziato a sei anni con una mini moto. A dieci anni ho disputato il primo campionato e, da allora, ero sempre finito secondo». Domenica, però, il baby-pilota ha chiuso il conto con il destino, riuscendo a conquistare il titolo italiano nella categoria PreMini Gp 50 cc.

Tra idoli e futuro

Un pilastro su cui il pilota piemontese spera di costruire una carriera ricca di successi. «Il mio idolo è Valentino Rossi, sono uno dei suoi fan principali e, da grande, sogno di essere come lui». Ma se il destino dovesse riservargli una strada differente, Davide ha già pronto un piano di riserva. «Se non riesco a fare il pilota vorrei fare il telecronista, sempre in ambito motociclistico. Il mio idolo è Guido Meda, è bravissimo nel commentare le gare della Moto Gp». Sogni che il 13enne continua a cullare senza mettere in secondo piano la scuola (quest’anno dovrà frequentare la terza media) dove riesce a ottenere risultati eccellenti come in pista. Che dire, chapeau Davide!

(foto gentilmente concesse dalla famiglia Conte)

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