«Invece delle strade chiudiamo le frontiere». Le scritte, firmate Casapound, campeggiano sulle barriere antiterrorismo che il Comune di Salerno da ieri ha cominciato a installare nel centro cittadino. Il blitz, a colpi di bombolette, ha lanciato su Corso Vittorio Emanuele un messaggio anti-immigrazione proprio in una delle città simbolo degli sbarchi di migranti in Italia negli ultimi anni.

Intanto, mentre residenti e commercianti discutono “sull’impatto” dei new jersey, molti cittadini li hanno già adibiti a “panchine” su cui poggiarsi per riposare qualche istante. Sarà anche per questo che il sindaco, dopo esser stato sollecitato, pensa di “abbellire”. Per il futuro, però. Non adesso.

In proposito, infatti, Enzo Napoli, in una nota ha chiarito: «Occorre ringraziare l’Autorità Portuale e Salerno Mobilità per avere gentilmente concesso le barriere al Comune di Salerno. Per tale motivo, dunque, non è possibile “abbellirle” secondo il nostro gusto, in quanto vanno restituite ai legittimi proprietari. Comprendiamo le sollecitazioni dei nostri concittadini che lamentano la bruttezza di questi new jersey, ma oggi la nostra priorità è la sicurezza dei salernitani e dei tanti turisti che affolleranno la città già a partire dai festeggiamenti di San Matteo e del prossimo evento Luci d’Artista, ormai alle porte – ha continuato il sindaco –. In tal senso, stiamo valutando altre ipotesi di arredo urbano che possano mitigare l’impatto di questi varchi sicuramente non in linea con la bellezza di quei luoghi che andiamo a proteggere. Non è escluso, qualora dovessimo optare per new jersey di nostra proprietà, di chiamare a raccolta i giovani writers salernitani per partecipare ad un contest creativo affinché abbelliscano con originalità e gusto questi dissuasori».

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