di STEFANO MASUCCI
Un biglietto per il treno e la voglia di rimettersi in gioco. Non è casuale la destinazione, tantomeno la sede di partenza. Francesco Favasuli riabbraccia Leonardo Menichini dopo tre anni, ovvero dopo l’esperienza in granata conclusasi con la promozione della Salernitana in Serie B. E chissà che il granata non porti nuovamente fortuna a entrambi, ora che si ritrovano in terra emiliana tra le fila della Reggiana. Il mediano calabrese, che ieri si è ufficialmente unito ai suoi nuovi compagni di squadra, è un pupillo per il trainer di Ponsacco, che dopo averlo allenato al Pisa fece forte il suo nome dopo essere succeduto a Mario Somma nell’estate del 2014.
Jolly granata
E la società lo accontentò, portando all’ombra dell’Arechi il centrocampista mancino (con un passato anche nella Cavese), capace di diventare sin da subito perno imprescindibile nello scacchiere tattico di Menichini. Mezz’ala, mediano, esterno, incursore, mai si sarebbe privato del suo fedelissimo il Menico, che anche nel corso del suo ritorno a Salerno in Serie B, lamentava l’assenza di un centrocampista duttile come Favasuli, leader silenzioso di un gruppo capace di riportare la cadetteria nella città di San Matteo dopo 5 anni. L’atleta di Cristo, nel frattempo era approdato a Castellammare di Stabia senza particolari fortune.
Il treno dei desideri
Qualche giorno fa la chiamata del suo mentore, e la richiesta, a 34 anni, di andare a dare una mano al gruppo tra i quali figura anche Andrea Bovo, altro protagonista della promozione granata. Dopo un anno alla Vibonese, il centrocampista mancino, che a Salerno nel frattempo ha messo radici (in passato si è anche allenato con la formazione dei calciatori svincolati, l’Equipe Salerno), si è recato in un’agenzia di viaggi cittadina per prenotare il treno che l’avrebbe ricondotto nuovamente in granata, ancora da Menichini, ma questa volta a Reggio Emilia.