L’arrivo delle prime piogge ha subito fatto scattare l’allerta per il rischio idrogeologico in provincia di Salerno. Un pericolo aggravato dall’impressionante numero d’incendi che hanno devastato il territorio salernitano durante l’estate. Tra le zone maggiormente attenzionate c’è, sicuramente, quella di Sarno, colpita nel 1998 da una frana che causò centinaia di morti.
Un problema particolarmente sentito tra i cittadini sarnesi e di cui si è parlato nell’edizione delle 14 del Tg3 Campania. La giornalista Francesca Ghidini, in diretta da Sarno (nella zona delle vasche di Episcopio), ha raccolto alcune testimonianze, tra cui quella del sindaco e presidente della Provincia di Salerno, Giuseppe Canfora che ha sottolineato la necessità di ricevere fondi per la manutenzione ordinaria dei canali e delle vasche. «Si tratta di sei, sette vasche da manutenere – ha affermato Canfora ai microfoni del Tg3 Campania -, di circa venticinque chilometri di canali da bonificare. Servirebbero tra i 500mila e i 600mila euro per provvedere a una manutenzione ordinaria delle opere realizzate». Il Consorzio di Bonifica, invece, come sottolineato da Rosario D’Angelo, avrebbe bisogno di «mezzi maggiori per poter mettere in sicurezza».
Ma il fenomeno non interessa soltanto Sarno. Gli incendi, infatti, hanno devastato l’intera provincia di Salerno e il rischio idrogeologico incombe ovunque. «Bisogna fare tutto il possibile prima delle piogge – ha affermato il presidente regionale di Legambiente, Michele Buonomo -. Gli incendi si prevengono d’inverno, mentre d’estate bisogna lavorare sulla messa in sicurezza del territorio. Questa deve essere la parola d’ordine e l’impegno di tutti».