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di FILIPPO NOTARI

L’accusa è di “salernocentrismo”. Ma stavolta il derby Napoli-Salerno finisce in parità. San Carlo-Luci d’Artista 2 a 2. Ma sono milioni, mica gol. Che infiammano il dibattito politico regionale, facendo piombare sul governatore della Campania, Vincenzo De Luca, una pioggia d’accuse per il finanziamento concesso alla kermesse luminosa salernitana. «Siamo al solito salernocentrismo», l’affondo del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Gennaro Saiello, scettico sulla scelta di destinare 2 milioni di euro per le Luci d’Artista di Salerno.

Ma dalla (contestatissima) delibera della Giunta regionale della Campania – approvata lo scorso 12 agosto e avente ad oggetto “Ulteriori azioni strategiche in ambito culturale: Determinazioni” – emerge che la stessa cifra è stata stanziata anche per la Fondazione Teatro San Carlo al fine di completare il programma “Napoli Città Lirica 2017”.

I 4 milioni impegnati da Palazzo Santa Lucia provengono dal Piano operativo complementare Campania 2014/2020 che “indica gli obiettivi strategici che la Regione intende perseguire per la crescita e lo sviluppo i quali sono tesi, tra l’altro, anche ad incidere sui fattori di contesto per rafforzare la competitività del sistema regionale, consentendo agli attori locali di sfruttare appieno i vantaggi competitivi territoriali”.

Nella delibera, inoltre, si fa presente che “tra le linee programmatiche regionali è compresa la linea Cultura 2020 che prevede la messa in campo di opportune politiche di sostegno e valorizzazione delle vocazioni territoriali, tali da rendere il Patrimonio culturale un settore trainante dell’economia e dello sviluppo sostenibile della Campania”.

Di qui la scelta di finanziare i due eventi. “Tra gli Itinerari culturali è ormai consolidato il percorso che valorizza il centro storico di Salerno attraverso la realizzazione del progetto “Luci d’Artista”, che sviluppa annualmente temi e forme di narrazione visiva valorizzando il patrimonio architettonico del centro storico di Salerno con installazioni luminose di concetto contemporaneo e di cui è acclarata la valenza culturale nonché turistica – si legge nella delibera -. Inoltre il territorio campano può contare su ulteriori vantaggi competitivi quali l’eccellenza della tradizione lirica sinfonica detenuta dal Teatro di San Carlo le cui produzioni artistiche hanno risalto internazionale e veicolano l’attrattività della Regione Campania”.

Il derby Napoli-Salerno, dunque, stavolta termina in parità. Ma, proprio come nel calcio, non potevano mancare le recriminazioni e le polemiche.

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