di DARIO CIOFFI

È già un esame di maturità. L’etichetta non sarà originalissima né esclusiva, perché il campionato ne riserverà molti altri, però dopo due pareggi tra luci e ombre, per la Salernitana, la trasferta di Carpi nasce così. Con l’aspettativa di capire il potenziale vero d’una squadra ordinata ma un po’ piatta a Venezia, e devastante in attacco quanto disastrosa in difesa nel 3-3 contro la Ternana. Qual è il vero volto dei granata? La gara del Cabassi sarà chiamata a dare una risposta, sicuramente parziale ma comunque indicativa, sulla consistenza della formazione di Bollini.

L’avversario è tosto e a buttar l’occhio alla storia recentissima persino tabù. Tre sconfitte su tre, nei precedenti dell’ultimo anno, per il cavalluccio marino contro gli emiliani. L’ultima è roba di meno d’un mese fa, quando i biancorossi di Calabro buttarono fuori l’ippocampo dalla Coppa Italia dopo un pari rocambolesco nei 120 minuti, esultando ai rigori. Campo ostico, insomma, alla faccia d’un fattore ambientale che darà alla Salernitana, scortata da un esodo di tifosi, quasi la sensazione di giocare in casa in uno stadio piccolo e “freddino” nei settori locali.

Esame di maturità, si diceva. Perché il Carpi avrà sì un po’ ridimensionato il budget dopo il ritorno in serie A sfumato nella finale playoff persa con il Benevento, ma è – Bollini dixit – «squadra collaudata», già a punteggio pieno e con la casella dei gol subiti ancora immacolata nelle prime due giornate. La Salernitana dovrà cercare la solidità mostrata a Venezia e il coraggio che le ha permesso di riprendere per tre volte la Ternana, limando gli sciagurati errori difensivi che hanno spalancato agli umbri la porta di Radunovic.

Mancherà ancora Rosina. Però di frecce al proprio arco il trainer granata ne ha comunque più d’una per dar manforte a un Bocalon che lunedì scorso all’Arechi ha mostrato d’avere un piede caldissimo, e che proprio al Cabassi, ad agosto, segnò una rete fantastica. Serviranno nervi saldi, lucidità ed equilibrio. Poca presunzione. Serena consapevolezza ch’è il Carpi ad avere i favori del pronostico e dunque la pressione di dover “fare la partita”. Se poi la Salernitana sarà brava a rovesciare le previsioni, tanto meglio. Il profilo basso non vieta le imprese. Anzi, se interpretato bene, a volte le costruisce. E i granata, per obiettivo di dichiarato, puntano alla salvezza. Pure in quest’approccio è un esame di maturità….

Notizie Simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *