maltempo salerno

Allerta maltempo, il consigliere comunale di Forza Italia, Roberto Celano sollecita l’Amministrazione comunale di Salerno affinché vengano effettuati gli interventi necessari per garantire la sicurezza dei cittadini salernitani. La richiesta è arrivata nelle ore immediatamente successive al tragico nubifragio che si è abbattuto su Livorno (clicca qui per leggere l’articolo), causando sei morti e due dispersi.

Celano nei prossimi giorni provvederà a protocollare un’istanza da indirizzare al Comune di Salerno, alla Prefettura ma anche – per conoscenza – alla Procura della Repubblica. «Chiederemo ancora una volta all’Amministrazione di attivarsi immediatamente per garantire la sicurezza dei salernitani che, oltretutto pagano i tributi comunali più elevati d’Italia avendo diritto a servizi efficienti – ha affermato Celano -. Lo faremo con forza anche alla luce della recentissima ordinanza del 28 luglio 2017, numero 18856 dalla Sezione Sesta Civile della Cassazione che ha disposto che se il Comune non adempie ai suoi obblighi di custode (nella circostanza delle strade che vanno correttamente manutenute), sarà responsabile per i danni causati dalle intense precipitazioni atmosferiche. Con particolare riferimento ai danni cagionati da precipitazioni atmosferiche, la Cassazione ha poi anche evidenziato che non si possono più considerare come eventi imprevedibili alcuni fenomeni atmosferici ormai sempre più frequenti, per cui l’eccezionalità e imprevedibilità delle piogge possono configurare il caso fortuito o la forza maggiore, tali da escludere la responsabilità del custode per il danno verificatosi, solo quando costituiscano una causa sopravvenuta autonomamente sufficiente a determinare l’evento, nonostante la manutenzione e pulizia dei sistemi di smaltimento delle acque piovane. Nei prossimi giorni scriveremo nuovamente al sindaco e al Prefetto, ma anche per conoscenza alla Procura della Repubblica, affinché i soldi dei contribuenti vengano correttamente destinati a finanziare quei servizi che appaiono prioritari anche se “poco visibili” e scarsamente produttivi di consenso».

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