di SABATO ROMEO
Non sbaglia un colpo il Napoli. Lo fa imponendosi con un perentorio 0-3 sul Bologna e rispondendo agli squilli di Juve e Inter. Tre punti importanti, arrivati dopo una partita mediocre, sofferta nel primo tempo e sbloccata grazie al solito asse Insigne-Callejon. Poi il diluvio sul Bologna, ancora una volta annichilito dai partenopei al “Dall’Ara” e dalla regola del “tre” usata già con Verona ed Atalanta.
Partenza lenta
Il 4-2-4 di Donadoni sorprende Sarri e mette in grande difficoltà il Napoli. Destro e Palacio soffocano Jorginho mentre la velocità di Di Francesco e Verdi fanno male in campo aperto. Proprio l’ex Milan mette subito i brividi Reina: prima un diagonale a lato di un niente, poi una punizione magica che solo un super Reina (e la traversa) riesce a deviare in angolo. Gol che il Bologna troverebbe pure ma il tap-in di Masina, su conclusione di Di Francesco, viene stoppata dal fuorigioco. E il Napoli? Non c’è, stranamente appannato e quasi succube della vivacità e del dinamismo emiliano. I pericoli verso Mirante sono pari allo zero, con Mertens che predica nel deserto mentre Insigne e Hamsik latitano dal cuore della partita.
Tre lampi
La ripresa assume lo stesso copione del primo tempo: Destro si mangia le mani per l’occasione sprecata colpendo Reina ed innescando un flipper che Koulibaly vince sparando via la sfera sulla linea di porta. Sarri striglia i suoi, inserisce Zielinski per uno spento Hamsik e il Napoli sboccia con la solita giocata: Insigne prende palla e pennella Callejon. Lo spagnolo sbuca alle spalle di Masina e fa secco Mirante. Il Bologna accusa il colpo e scompare, il Napoli controlla e colpisce. Mertens scippa De Maio e sigla il raddoppio, poco dopo Zielinski chiude un contropiede cestistico con la zampata del definitivo 3-0.