di SABATO ROMEO
Cade il Napoli. Il primo k.o. stagionale partenopeo è un tonfo che mette in salita la corsa Champions. Perchè il 2-1 finale in favore dello Shakhtar complica non solo il discorso qualificazione ma soprattutto legittima i dubbi sulla tenuta fisica e mentale di un Napoli sbiadito e svogliato per 70 minuti prima del tardivo risveglio.
Andamento lento
La partenza del Napoli è l’esatta copia dell’uscita dai blocchi di Bologna: squadra molle, troppo lunga e stranamente imprecisa. Lo Shakhtar fiuta l’occasione, tiene bene il campo e con una combinazione veloce Taison-Ferreyra-Taison trova il meritato vantaggio con un tiro beffardo che un Reina poco reattivo può solo sfiorare. Il Napoli accusa il colpo, é incapace di ripartire e su un regalo di Hamsik vede Taison calciare su Reina in uscita. Il mancato pericolo non accende il Napoli che dopo un periodo di riassestamento prende coraggio, sfonda sulla sinistra ma non trova la zampata giusta. E quando Insigne tenta il marchio di fabbrica c’è un super Pyatov a dire di no volando all’incrocio.
La scossa Dries