La notizia era nell’aria da giorni. Ma, adesso, ha assunto i crismi dell’ufficialità. Nicola Landolfi non si ricandiderà alla segreteria provinciale del Pd. Il segretario uscente, dopo sette anni, ha deciso di fare un passo indietro e di proseguire da militante la sua attività all’interno del Partito Democratico. Per la sua successione rumors danno in pole il nome di Enzo Luciano, attuale capostaff del sindaco Enzo Napoli, per il quale potrebbe prefigurarsi una candidatura unitaria.
Nel frattempo Landolfi, riavvolgendo il nastro dei ricordi, ha ripercorso con un messaggio-social, i sette anni vissuti da coordinatore provinciale del Partito Democratico.
«Dopo 7 anni di lavoro ho deciso di non candidarmi più alla segreteria del Pd provinciale. Sette anni in politica sono tanti, un’era glaciale. Sette anni fa c’era Berlusconi al governo, c’erano Cirielli e Caldoro alla Provincia e alla Regione. C’era Bersani, segretario nazionale e il mio amico Enzo Amendola segretario regionale. Poi Epifani, ora Renzi e Assunta Tartaglione. Sette anni sono tanti per un lavoro a tempo pieno che mi ha richiesto ogni giorno volontà ed entusiasmo. Sette anni sono troppi anche per l’organizzazione che ha dovuto sopportare il mio carattere, ma che è cambiata, è cresciuta sui territori, attraversando alti e bassi nazionali, senza perdere di vista mai gli obiettivi da raggiungere. Quelli importanti, quelli su cui eravamo “competenti”, li abbiamo colti. La coscienza è quella del militante che, anche quando ha sbagliato, non l’ha mai fatto per calcolo personale, ma sempre per un interesse più generale. Il futuro è quello del militante che torna al posto suo, come sempre, tra gli altri e con gli altri».