Giustizia per Rocky. A gridarlo in modo convinto sono i rappresentanti del Movimento Animalista di Capaccio Paestum che, supportati dalla coordinatrice regionale Stefania Greco e da altre istituzioni, stanno portando avanti una battaglia di verità per far luce sull’uccisione del Rottweiler avvenuta nelle scorse settimane a Capaccio.
Un tema, quello della violenza sugli animali, per cui si batte il neonato Movimento Animalista e di cui si discuterà sabato alle 11 nel corso di una conferenza stampa in programma presso la sala Erica sita in piazza Santini a Capaccio Scalo. All’incontro sarà presente, insieme al coordinatore cittadino del Movimento Animalista Carmine Quaglia, anche Bartolomeo Gallo, il proprietario di Rocky che, insieme al suo rappresentante legale, l’avvocato Carmine Gallo, renderà noti gli sviluppi dell’indagine dopo la denuncia fatta ai carabinieri.
Una problematica particolarmente sentita nella provincia a sud di Salerno e di cui il Movimento Animalista è pronto a farsi carico. «Sono tanti gli episodi di violenza ai danni di poveri animali indifesi – scrive in una nota il coordinatore cittadino Carmine Quaglia -. Tanti ed efferati, come quelli attuati nel comune di Laureana Cilento, in provincia di Salerno, dove soltanto negli ultimi due mesi sono stati avvelenati 5 cani tra il silenzio e l’omertà generale. Anche il nostro comune non è da meno in fatto di violenza sugli animali. Numerosi, infatti, sono gli amici a quattro zampe che vengono abbandonati nel territorio di Capaccio Paestum, e a questi si aggiungono i vari maltrattamenti che essi subiscono. Ultima è la vicenda di Rocky, un Rottweiler salvato dalla morte certa da alcuni volontari qualche anno fa e ucciso barbaramente a colpi di fucile. Una vicenda questa che non può lasciare indifferenti. Un gesto questo, da non sottovalutare e soprattutto da approfondire affinché venga individuato il colpevole di un simile abominio e punito secondo legge. Per questo motivo noi del Movimento Animalista ci stiamo battendo nelle sedi opportune per far approvare decreti che puniscano con il carcere gli autori di tali atti e ci presentiamo sul territorio per la difesa e il rispetto degli animali».