di DARIO CIOFFI

Nella mano sinistra, quella del cuore e nel suo caso soprattutto della sciabola, stavolta ha un fascio di fiori. E’ l’omaggio del Comune di Salerno, il «grazie» della sua città per la vittoria d’un titolo mondiale a squadre che non poteva sfumare nel silenzio, anche se da quel trionfo di Lipsia son passati due mesi. Rossella Gregorio, la campionessa salernitana della scherma, sorride e ringrazia. Con la semplicità di chi non dà nulla per scontato, neppure quel che le spetta di diritto. «Sono felice d’esser stata invitata. Vivo a Roma da diversi anni ma la mia casa è qui. Non dimentico mai le mie origini. Ed è bello sapere che anche l’amministrazione se ne ricordi», dice in Sala Giunta dove l’accolgono il sindaco Enzo Napoli e l’assessore allo sport Angelo Caramanno.

E’ il modo per festeggiare la medaglia d’oro vinta dalla Gregorio con l’Italia delle sciabolatrici nell’ultima kermesse iridata in Germania, ma pure il successo, sempre a squadre, agli Europei di Tbilisi dove la 27enne atleta dei Carabinieri s’è laureata anche vicecampionessa continentale nell’individuale. «E’ stata una stagione stupenda, che ha ripagato tanti sacrifici. Adesso, però, vado avanti. Perché a ottobre si riparte, con il primo Open nazionale ad Ancona e poi l’esordio nel circuito di Coppa del Mondo a Orleans. Dunque, tocca lavorare», racconta destreggiandosi tra le rose. Ce ne sono un bel po’, ma di sicuro non abbastanza se a ciascuna volesse dare il nome d’un podio su cui è salita. «La medaglia più importante, ovviamente, resta quella olimpica ed è ancora un desiderio da realizzare – ricorda con un salto all’indietro di poco più d’un anno -. A Rio 2016 l’abbiamo sfiorata, chiudendo la gara a squadre al quarto posto. Tokyo 2020 è di sicuro già un obiettivo ben presente nella mia testa».

Guarda lontano, Rossella, e assieme a lei pure Claudia Memoli. Un’altra mancina, solo che nella stessa mano in cui stringe i fiori lei di solito non impugna la sciabola come la Gregorio, bensì il fioretto. E’ il “nuovo che avanza” dal sempre fertile vivaio del Club Scherma Salerno: l’allieva del maestro Marco Autuori nell’ultima stagione s’è laureata campionessa d’Europa Under 17 a squadre con il team delle fiorettiste azzurre a Plovdiv.

In Comune – dove sono accompagnate dal presidente del Comitato Regionale FederScherma Campania, Matteo Autuori, dal numero uno del Club Scherma Salerno, Valerio Apolito e dal dirigente Elia De Nicola – il sindaco Napoli e l’assessore Caramanno le premiano come «esempi e motivi d’orgoglio per l’intera città». Raccogliendo pure l’invito di Rossella Gregorio: «La tradizione salernitana nella scherma è prestigiosa e vincente, bisogna continuare a sostenerla, provando a fare sempre di più». Il primo cittadino annuisce. E’ una promessa, e per le campionesse non vale meno delle rose…

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