lotito salernitana

«I giocatori vanno fatti giocare nel proprio ruolo». Claudio Lotito, lo ripete più d’una volta dopo il deludente 2-2 conquistato dalla Salernitana contro il Pescara e il successivo blitz negli spogliatoi (clicca qui per leggere l’articolo). Un messaggio chiaro, quello lanciato dal co-patron granata e che rafforza le dichiarazioni già rilasciate in settimana. «Il calcio è una cosa molto semplice. Questa è una squadra che può giocare in tutti i modi: 3-5-2, 4-3-3, 4-2-3-1, 4-4-2. Ma una volta che il tecnico trova il modulo deve essere quello, altrimenti si perdono gli automatismi».

Una valutazione tattica su cui Alberto Bollini – già tirato in ballo in settimana – dovrà riflettere molto. Nonostante l’imprenditore laziale sottolinei che «l’allenatore non è in discussione», le parole di Lotito sanno tanto di “avvertimento”. «Siamo alla quarta partita – prosegue il patron -. Bisogna partire con un modulo e allenarsi con quel tipo di gioco. Abbiamo tre attaccanti, diversi esterni. La squadra può esprimersi in un certo modo. Il problema vero è assumere una posizione e non cambiarla. Poi è normale che le cose si assestano in base all’avversario. Bollini è un allenatore che lavora molto sul campo, bisogna che si cali nella realtà e nella situazione specifica. Non ho mai detto che l’allenatore ha colpe. Ma penso che i giocatori devono essere fatti giocare nel proprio ruolo. Ci sono squadre che giocano a memoria perché sono sempre state assestate in un certo modo». Più chiaro di così…

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