scafati

di FILIPPO NOTARI

Ogni città ha delle figure che sembrano destinate a vivere quei luoghi per l’eternità. E don Salvatore Bianco è una di queste. Un’istituzione della frazione di San Pietro a Scafati dove ha guidato la parrocchia di San Pietro Apostolo per 22 anni. Punto di riferimento non soltanto per migliaia di fedeli ma anche per tanti giovani che in lui hanno trovato una guida capace di offrire una parola di conforto in ogni circostanza. Logico, quindi, che nel momento in cui la Diocesi ha deciso di trasferire a Nola don Salvatore, l’intera comunità di Scafati si sia sentita più sola.

Nostalgia e dispiacere per la perdita di una guida spirituale che ha saputo esercitare con dedizione e amore il suo ruolo nella comunità di San Pietro. «Ci mancherai, don Salvatore», il leit motiv che da ore impazza sui social sotto forma di messaggi pubblicati sulla sua bacheca Facebook. Al suo nome, infatti, gli scafatesi affiancano i tanti ricordi che hanno caratterizzato i 22 anni vissuti tra la gente di San Pietro. «È stato il padre del cineteatro», ricorda Francesco Carotenuto di “Scafati Arancione”. «Una persona presente, un simbolo della comunità che ha lavorato dentro la comunità e per la comunità».

Un pensiero comune e che nella città dell’Agro Nocerino Sarnese mette tutti d’accordo. «Restano le omelie, gli insegnamenti, i consigli, i sorrisi. Quel sorriso dolce e buono donato a tutti, sempre, nei momenti di gioia e in quelli del dolore, come una piccola luce di speranza. Ci mancherai don Salvatore», scrive sul suo profilo l’ex coordinatrice cittadina del Pd, Margherita Rinaldi, ricordando i 22 anni trascorsi dal sacerdote a San Pietro.

Anche l’ex sindaco Pasquale Aliberti ha rivolto un lungo messaggio a don Salvatore Abate. «Un prete di fede ma aperto al dialogo, vicino alle difficoltà e capace di aprirsi al ragionamento sui grandi temi di attualità del nostro tempo: dall’immigrazione, alla camorra, dalla disabilità all’aiuto alle fasce sociali più deboli, dalla cultura fino al dialogo sulla costituzione – il messaggio pubblicato da Aliberti -. Ci lascia un ricordo forte e indelebile. Fatto di confronti, di discussioni e di abbracci. Si proprio gli abbracci, quelli nei quali riusciva a trasmettermi sempre vicinanza e coraggio e la forza di andare avanti anche nei momenti più difficili.Non può essere quello di oggi un addio perché tanti di questa comunità abbiamo ancora bisogno della sua guida e dei suoi silenzi, dei suoi sorrisi e delle sue pacche sulle spalle che riuscivano e ancora riescono a darci energia e fede. Un abbraccio grande, sicuro resterà, nonostante tutto, ancora una guida per tanti di noi come ancora lo è sua Eccellenza Beniamino Depalma».

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