SAN MATTEO SALERNO

di FILIPPO NOTARI

La statua di San Matteo torna nel Comune di Salerno accolta da applausi scroscianti. Grande festa questa mattina nel cuore della città per la cerimonia che dà di fatto il via alle celebrazioni religiose e civili per il Santo Patrono, che culmineranno con gli eventi del 21 settembre.

San Matteo, scortato dalla paranza dei portatori che seguiva a ruota l’arcivescovo, monsignor Luigi Moretti, e il parrocco della Cattedrale, don Michele Pecoraro, ha fatto il suo ingresso a Palazzo di Città pochi minuti dopo le ore 10.

«È un piacere ospitare tutte queste autorità. L’amministrazione dà il benvenuto a San Matteo. È un onore averlo qui, è un momento altissimo», ha detto il sindaco di Salerno, Enzo Napoli. «Noi cerchiamo di svolgere la nostra attività con onore. Il Patrono rientra a Palazzo di Città per abbracciare tutti i cittadini – ha proseguito il primo cittadino -. Si riattualizza un momento sacro, perché con San Matteo ci si riconosce come identità di tutta la città. Sono pochi i momenti di grande identità, qui ci si riconosce tutti in una comunità al netto delle proprie posizioni. È un momento di festa non banale. Mi piace ricordare il discorso della montagna di San Matteo. Come Comune per accoglienza non abbiamo nulla da invidiare, noi accogliamo i migranti con dignità chiedendo solo che rispettino le nostre leggi».

Poi parola al vescovo Moretti: «Un rispettoso saluto a chi ci accoglie. Questo momento è bello e atteso. Il cercarsi porta la possibilità di ritrovarsi. Sono contento di essere qui, perché ho sempre voluto ritrovarci. Dal 21 agosto San Matteo è stato fuori dal Duomo molte volte, facendosi presente in luoghi emblematici di questa città. Oggi siamo in Comune per trovare momenti che il sindaco definiva identitari per tutta la città – ha detto la guida della Curia di Salerno -. Il legame fra Comune e San Matteo è incredibile. Ora però bisogna evitare che questi momenti perdano di significato. Noi preghiamo per San Matteo affinché ci porti da Dio, bisogna sempre ricordare questo messaggio. San Matteo era un uomo coraggioso, seguì Gesù nonostante fosse uno disprezzato. Così si è sentito rivalutato della sua dignità. Da lì ci è venuto un insegnamento importante, tutti abbiamo bisogno di misericordia e San Matteo ha sentito il bisogno di condividere con il vangelo questo messaggio. Le istituzioni non sono per dominare, ma per servire. Ogni componente attraverso il Vangelo di Matteo può capirlo e spero che ciò accada per ogni cittadino di Salerno, che sia pronto ad aiutare i più deboli».

Di seguito, ecco alcune immagini della giornata in via Roma.

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