Era all’esterno dello stadio Romeo Menti di Castellammare per “onorare” il gemellaggio tra gli ultras di Juve Stabia e Sora, in occasione della gara del campionato di serie B tra le vespe campane e il Verona, nel maggio del 2013. Venne fermato in via Virgilio e identificato: era sottoposto a un Daspo (Divieto di accedere a manifestazioni sportive). Il supporter sorano venne così denunciato all’autorità giudiziaria. Ieri, con sentenza del giudice monocratico, il Tribunale di Torre Annunziata lo ha assolto. Per l’imputato la Procura aveva chiesto la condanna a un anno di reclusione e una multa di 10mila euro, oltre a due anni di “diffida”.
È passata, invece, la tesi difensiva dell’avvocato Emilio Coppola. Nella pronuncia, infatti, «viene riconosciuta – spiega il legale partenopeo – la libertà di movimento, garantita dalla Costituzione che non può essere compressa oltremisura pur essendo il soggetto in questione destinatario di un Daspo». Una sentenza significativa per il movimento ultras, quella del Tribunale oplontino, che in soldoni ammette che al sostenitore laziale – cui era vietato l’ingresso allo stadio – non poteva essere impedito di sostare all’esterno dell’impianto.