di STEFANO MASUCCI
Appena quattro giorni possono bastare per farti andare dalle stalle alle stelle. E far sì che gli erroracci di Vercelli passino in secondo piano dopo la doppietta all’Arechi e le prime esultanze liberatorie alla Peter Pan. Alejandro Rodrigurez si è rifatto con gli interessi, trovando le prime reti con la maglia della Salernitana, ricevendo, a fine partita, l’abbraccio caloroso della sua famiglia. Imperativo, una volta trovata la via del gol, tagliare la barba. Una scommessa fatta con sé stesso, quella dell’attaccante spagnolo, da onorare solo al primo centro con la nuova casacca. “Adesso la puoi tagliare, non ce la facevo più”, ha scherzato la moglie nel piazzale antistante la tribuna, al quale è seguita la replica del centravanti ex Cesena. “Non la tagliavo finché non segnavo“, mentre alcuni parenti hanno aggiunto. “Adesso ne farà ancora di più…”. Non resta che sperare che sia così.
Le dichiarazioni
“Dopo l’errore di Vercelli sono stato tutta la notte a pensare all’errore che avevo fatto. Nel calcio però capita, e ho continuato a lavorare come se avessi fatto gol”, ha ammesso l’attaccante arrivato sponda Chievo dopo il 90′ a radio e tv. “Devo ringraziare i compagni, il mister e la società per avermi dato grande fiducia. Ringrazio anche la mia famiglia, perché sono quelli che soffrono di più insieme a me. Per l’attaccante è più semplice giocare con un altro attaccante vicino perché hai sempre un appoggio . Devo ringraziare anche Riccardo (Bocalon ndr) perché mi ha dato l’opportunità di segnare, a volte può capitare a me fare gol, altre volte a lui. Siamo stati bravi anche a gestire insieme la fase difensiva, a volte tornavo io, altre volte lui o Sprocati”.