di SABATO ROMEO

Sguardo fisso e concentrato al prossimo ostacolo. Mette da parte la vittoria di Ferrara Maurizio Sarri, concentrandosi già sul Feyenoord, avversario che dirà quale potrà essere il cammino di questo Napoli nella prossima Champions League. La sconfitta in Ucraina ha complicato piani e sogni di qualificazioni, con la tegola Milik a togliere un pizzico di entusiasmo ad una squadra prima in classifica a punteggio pieno. “L’infortunio ad Arkadiusz è stata una mazzata – ha spiegato in conferenza stampa Sarri – Stava tornando in condizione ma la sfortuna lo ha messo di nuovo spalle al muro. Non dobbiamo piangerci addosso ma purtroppo tutto è accaduto su un terreno di gioco indegno. E’ impensabile che uno sport che fatturi due miliardi di euro abbia terreni di gioco non all’altezza“.

Soluzioni e speranze

Così, il peso dell’attacco ricadrà interamente sulle spalle di Dries Mertens, unica certezza del reparto offensivo partenopeo. “Purtroppo sarò costretto a fare delle prove anche se non abbiamo tempo – ha ammesso Sarri – Quando parliamo di lavoro ci prendiamo in giro perchè in venti giorni passiamo settanta ore in campo prima delle nazionali. Callejon? Sì, può fare il centravanti. A Ferrara è stato straordinario, ha preso falli e fatto salire la squadra con una naturalezza fuori dal comune. E poi c’è Ounas: deve integrarsi nei nostri schemi ma può “rompere” le scatole lì davanti“.

Insidia olandese

E allora occhio a questo Feyenoord, voglioso di riscatto dopo la brutta figura all’esordio con il Manchester City. “Ha un livello di dinamismo elevato, ha buon ritmo e buona aggressività con dentro calciatori di grande qualità, come i suoi attaccanti esterni. Attacca a pieno organico e forse per questo concede qualche ripartenza, ma a me piacerebbe tenerli lontani dall’area”.

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