guido roma salerno

di RENATO DEL MASTRO

In una chiesa affollatissima di amici e conoscenti è stato dato l’ultimo saluto a Guido Roma. C’erano tutti, dirigenti sportivi, allenatori e giovani atleti della Canottieri Irno che lui tanto amava. Scrivere di Guido Roma al passato è difficile, diventa difficile, come si fa a scrivere di un amico al passato quando era inserito nella tua quotidianità di rapporti fatta di incontri e telefonate dove si discuteva di tutto e si programmavano tante cose, dalle sportive alle culturali. Era un continuo “cantiere” la testa di Guido. Mi piace ricordarlo quando ultrasettantenne fece un calendario con lui ritratto completamente nudo ma coperto giusto nella zona necessaria, il record mondiale in remo ergometro sulla distanza di 42,195 Km di canoa, il libro sugli angoli del centro storico di Salerno e l’ultima fatica sulle centinaia di fotografie di torri e castelli della provincia di Salerno. Si stava proprio progettando di farne un libro da lasciare ai posteri, un lavoro immane che lo portò ad inerpicarsi sul più sperduto cucuzzolo di una montagna. Poi, dopo tutto questo si finiva sempre con una ricca mangiata dove, da fine dicitore quale era, si declamavano anche poesie. Uomo generoso sotto tutti punti di vista, amante della vita, degli amici e dello sport…questo era Guido Roma. Lo ricorderò sempre con grande affetto!

 

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