di SABATO ROMEO
Dimenticare tutto e ripartire. Il Feyenoord è soltanto la seconda tappa europea, eppure per il cammino del Napoli in Champions League la sfida con gli olandesi è già decisiva. Perchè il k.o. pesante e sfortunato in Ucraina ha segnato la classifica dei partenopei, condannati a macinare gioco e soprattutto punti questa sera in vista della doppia sfida decisiva con il Manchester City.
I confini del gioco
Sarri, arrabbiato per il terribile infortunio di Arek Milik, vuole una squadra bella e aggressiva. Il tecnico azzurro ha ammesso di avere tra le mani una creatura straripante e sicura di sè in Italia, meno in Europa. Perchè se il doppio successo con il Nizza aveva strappato applausi e consensi, la mazzata firmata Shakhtar ha fatto suonare più di un campanello d’allarme, riportando il Napoli con i piedi per terra e soprattutto ripresentando gli spettri e le insicurezze dello scorso anno.
Scelte obbligate
“Toglierò chi è uscito stremato dalla sfida con la Spal, cambiando sì ma poco”. L’indizio di formazione arrivato nel prepartita lascia presagire al ritorno ai “titolarissimi”. Davanti a Reina (difeso a spada tratta da Sarri in conferenza stampa), spazio dunque al ritorno di Albiol in coppia con Koulibaly in mezzo con Hysaj e l’insostituibile Ghoulam sugli esterni. In mezzo al campo fuori Diawara e Zielinski, in ombra, per far posto a Jorginho e Allan oltre al “solito” Marek Hamsik. Davanti l’infortunio di Milik cancella ogni perplessità: tutto passerà dai piedi di Insigne, dall’astuzia di Mertens e dall’intelligenza tattica di Callejon, con Ounas e Giaccherini pronti a subentrare a gara in corso.
Le probabili formazioni:
NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne. All.: Sarri.
FEYENOORD (4-4-2): Jones; Diks, St. Juste, Van der Heijden, Haps; Amrabat, El Ahmadi, Vilhena, Toornstra; Berghuis, Boetius. All.: Van Bronckhorst.