di LUCA GALDI
In prima linea nella lotta contro il cancro al seno. E’ questa la sfida che la salernitana Alessia Volpe sta conducendo come ricercatrice presso il prestigioso King’s College di Londra. Insieme ad un team di studiosi internazionali, Alessia – partita per il Regno Unito dopo un diploma presso il liceo classico Torquato Tasso di Salerno ed una brillante laurea presso l’Università Federico II di Napoli– sta seguendo una ricerca di fondamentale importanza per la lotta contro i tumori al seno.
«Al momento mi occupo di sviluppare e validare modelli preclinici di carcinoma mammario infiammatorio. Le cellule neoplastiche vengono geneticamente modificate in modo da esprimere un “reporter”. Quest’ultimo è in grado di assorbire isotopi radioattivi permettendo così di tracciare le cellule, inoculate in un modello animale, attraverso l’impiego di tecniche di medicina nucleare. Utilizzo tali modelli per investigare i meccanismi alla base dello sviluppo delle metastasi e per testare la validità di nuovi farmaci immunoterapici per il trattamento di questa rara e aggressiva forma di neoplasia», racconta la dottoressa Volpe.
Una ricerca che punta anche ad annullare le controindicazioni che spesso la convenzionale chemioterapia porta ai pazienti. Il lavoro di Alessia l’ha portata alla ribalta mondiale attirando, tra l’altro, l’attenzione del The Economist.
La ricercatrice salernitana conduce il suo lavoro con uno staff in cui figurano molti suoi connazionali, testimonianza che la formazione universitaria italiana non ha eguali: «Indubbiamente la formazione che ho ricevuto a Napoli è stata di alto livello. Ho imparato a capire come il sistema universitario italiano, sebbene abbia delle lacune, sia molto migliore se comparato a quello di altri paesi. L’attrattiva però che hanno le Università britanniche è legata all’offerta: la promessa di poter sviluppare i propri interessi scientifici essendo supportati da finanziamenti e tecnologie adeguate oppure il merito, che si manifesta ad esempio nelle modalità di reclutamento di ricercatori e professori».
Il lavoro ha portato ad Alessia Volpe un importantissimo riconoscimento personale, è infatti stata nominata ambasciatrice dell’European Association for Cancer Research e ha anche esposto il suo lavoro a Berlino. Il futuro? «Ci sono ancora tanti progetti di ricerca che mi piacerebbe seguire e persone con cui vorrei lavorare. E poi, ovviamente, c’è l’idea di continuare a sviluppare la mia carriera in accademia». Salerno e la famiglia mancano, ma Alessia sa che la sua ricerca la terrà lontana dall’Italia ancora per un po’. Un altro grande esempio del valore assoluto dei talenti salernitani.