di SABATO ROMEO

Finalmente una nuova chance. L’ha desiderata tanto Valerio Mantovani, restando però in disparte, in silenzio. Ha aspettato il suo momento il difensore romano, finito indietro nelle gerarchie di Bollini prima dell’emergenza difesa e di un posto da titolare quasi inaspettato. Perchè proprio quando il tecnico di Ponte Ruscio sembrava aver trovato la giusta formula per far girare la sua Salernitana, gli infortuni a Tuia e Bernardini aprono ora orizzonti inesplorati.

Nuova chance

Tra questi spunta con forza la candidatura di Valerio Mantovani, ex capitano del Torino Primavera e passato da “golden boy” ad elemento quasi di troppo. Sannino lo aveva consacrato come “giovane vecchio“, elogiandone spirito e caparbietà. Poi l’avventura Bollini e le tante panchine maturate nel corso degli ultimi mesi. Con l’Alessandria, al debutto stagionale ma contemporanea ultima apparizione, non sfigurò ma l’ampia concorrenza per due sole maglie portò addirittura l’entourage del calciatore a spingere negli ultimi giorni di mercato per un prestito in Lega Pro senza trovare però il consenso della società granata.

Elemento di prospettiva

E allora ecco la chance che non ti aspetti, contro un avversario di rango e in uno stadio da far brividi. Mantovani è carico, vuole far bene per dimostrare che le parole di Lotito nel post-Pescara non sono state dettate dal caso. “Su Valerio abbiamo puntato, rappresenta un elemento di valore per questa società”, ribadì il co-patron granata, puntando fortemente sul centrale romano. Al “Tardini” non potrà fallire, per dare una svolta non solo alla Salernitana ma anche alla sua stagione.

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