La battaglia fra il corpo della Polizia Municipale e il Comune di Salerno continua. E, adesso, i sindacati chiedono la convocazione urgente di un incontro fra le parti per cercare di limare le distanze nate nelle ultime ore. L’aggressione perpetrata ai danni di due caschi bianchi nella serata di sabato sul lungomare è stata la scintilla per riaprire una vertenza perenne e che si rinnova ogni anno a poche settimane dalla partenza di Luci d’Artista. La necessità di convocare d’urgenza questo nuovo incontro è sorta dopo l’ordine di servizio del comandante dei vigili urbani, Elvira Cantarella, che – come affermato dai sindacati uniti in una nota – «aumenta i turni notturni (disagiati) al personale». Un’azione definita «irresponsabile e provocatoria» che spinge le parti sociali a chiedere se «sia frutto di una coincidenza o di una precisa volontà politica».
Insomma, il clima si fa sempre più infuocato. «Alle carenze strutturali si è aggiunta un’inadeguatezza del modo di operare, in quanto i servizi vengono effettuati in assenza di condizioni di sicurezza, con un organico insufficiente ed annosi problemi come la corresponsione dei buoni pasto in turni particolarmente disagiati quali quelli notturni, mercati generali, turni notturni in caserma, i quali sono molto gravosi per i lavoratori – spiegano i sindacati nella nota -. A queste situazioni, la delegazione sindacale della polizia municipale ha proposto, nel rispetto della normativa esistente, di dare vita ad appositi progetti finalizzati. Stamattina è stato diramato l’ordine di servizio che aumenta i turni notturni al personale, quindi avremo la singolare situazione in cui la carenza d’organico che oggi caratterizzava il turno notturno sarà presente in tutte le attività del corpo. Nono solo: chi è impegnato nei turni notturni vedrà peggiorare ulteriormente la propria qualità di vita».
I delegati sindacali firmatari della nota (Pasquale Abignano, Enzo Acconciagioco e Domenico Sorice della Cgil, Adolfo Abate della Cisl, Ciro Carbonaro e Achille Pironti della Uil, Matteo Coda, Angelo Rispoli e Claudio Vuolo del Csa) ora «fanno appello» alle istituzioni cittadine e in particolare al sindaco di Salerno, Enzo Napoli, affinché «dia precise indicazioni politiche per fare revocare la programmazione con i turni aggiuntivi e dia avvio a un preciso confronto sulle problematiche del corpo».