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Il giovane salernitano Luca Gentile è stato condannato a 20 anni di carcere per l’omicidio del genero (padre della sua fidanzata) Eugenio Tura De Marco, avvenuto nel cuore del centro storico di Salerno la sera del 20 febbraio 2016. Il Tribunale ha dunque riconosciuto colpevole il ragazzo, giudicato con rito abbreviato, anche se la pena inflitta è inferiore rispetto alla richiesta formulata dalla Procura (sostituto procuratore Elena Guarino), che aveva invocato una condanna a trent’anni.

Il 62enne carrozziere fu rinvenuto cadavere nella sua abitazione di piazza Matteo D’Aiello, nel rione delle Fornelle, privo di vita. A ucciderlo una coltellata ad un fianco, sferrata da Gentile dopo una lite provocata – secondo quanto raccontato dal giovane – delle avances sessuali da parte dell’uomo. Comparirà il prossimo 5 giugno davanti ai giudici della Corte d’Assise, invece, Daniela Tura de Marco, figlia della vittima e fidanzata di Luca Gentile, a cui la magistratura contesta il concorso morale nell’omicidio e che ha scelto di essere giudicata con il rito ordinario.

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