di FILIPPO NOTARI
Sono due giovani, entrambi salernitani, i presunti responsabili degli inquietanti fatti di cronaca consumatisi ieri sera a Salerno e posti in stato di fermo dalla polizia. È Erik Lammardo, nato a Cava de’ Tirreni, di 22 anni, la persona che ha sparato a un parcheggiatore abusivo, gambizzandolo, in via San Leonardo, dopo aver tentato di sottrargli un borsello con una cospicua somma di denaro. I due si conoscevano, e al 22enne, ritenuto responsabile dei reati di tentato omicidio e tentata rapina, la polizia ha trovato proiettili compatibili con la pistola che ha sparato.
Per la rapina in tabaccheria a via delle Botteghelle, avvenuta pochi minuti dopo, invece, è stato fermato Luca Fabbrino, nato a Salerno, di anni 37: a tradirlo è stato un tatuaggio, che ha consentito agli agenti di identificarlo in strada, nel centro di Salerno. Indossava gli stessi abiti con cui aveva effettuato il colpo, che gli aveva fruttato un bottino di 200 euro (LEGGI QUI IL COMUNICATO UFFICIALE DELLA QUESTURA).
“Mi piace sottolineare la tempestività dell’intervento forze dell’ordine. Attenzione costante, immediata e direttamente seguita dalla magistratura inquirente”, ha detto in conferenza stampa il procuratore capo Corrado Lembo. Che ha usato parole forti per sensibilizzare le amministrazioni a rafforzare gli impianti di video-sorveglianza, fondamentali per una buona riuscita dell’attività investigativa. “Molti autori di fatti delittuosi recentemente commessi sono stati scoperti e individuati grazie alle telecamere presenti sul territorio. In altri casi, invece, non è stato possibile perché gli impianti non funzionavano. Spesso le indagini per rapine in banca, ad esempio, diventano difficilissime per il semplice fatto che qualcuno dimentica di mettere in funzione le telecamere – ha detto Lembo –. Stamattina abbiamo diramato a tutte le forze di polizia un invito a fare una mappatura puntuale di tutti impianti videosorveglianza, pubblici e privati, con relative caratteristiche, in modo da avere un quadro preciso. Spesso non ci sono soldi per far funzionare come si deve impianti che sono di fondamentale importanza per risalire ai responsabili di reati. Cosa vale di più, la sicurezza dei cittadini o qualsiasi altra fiera di paese? La valutazione, ovviamente, non spetta alla magistratura. Utilizziamo i mezzi che ci vengono forniti. Il mio invito è rivolto alle istituzioni e agli enti pubblici: per far funzionare impianti già esistenti occorrono poche risorse. Altra faccia della medaglia è la privacy del cittadino: dobbiamo decidere se vogliamo più sicurezza o più riservatezza”, la strigliata del capo della Procura salernitana.
Il questore di Salerno, Pasquale Errico, ha poi parlato anche delle tensioni in corso sul Lungomare cittadino. “È la risposta dello Stato a questi fatti delittuosi. I due fermi confermano l’efficacia dell’attività delle forze di polizia. Lo stesso lavoro lo stiamo facendo anche sul Lungomare, dando sicurezza ai cittadini. Abbiamo eseguito diversi arresti di cittadini gambiani che stanno effettuando un’intensa attività di spaccio di droga”.